Verini (PD): Salvini sui rom? Stessi veleni che 80 anni fa portano ad Auschwitz e Birkenau”

Walter Verini



Walter Verini, deputato del PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto
Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio
Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

In merito al censimento dei rom annunciato da Salvini

“Tira una brutta aria in questo Paese –ha affermato Verini-. C’è un ministro dell’Interno che
lascia in mare bambini e donne incinte giocando cinicamente sul tema doloroso e reale dei
migranti per fini di bassa propaganda elettorale. Tira una brutta aria perché in questo Paese
c’è chi vuole intitolare le vie a persone che stesero il manifesto della razza e che fu alla base
delle leggi razziste del 1938. Tira una brutta aria perché c’è chi vuole schedare e fare i
censimenti dei rom, le correzioni successive lasciano il tempo che trovano.

Di fronte a queste frasi così inaccettabili, volgari, di sapore razzista, non abbiamo protestato
solo noi dell’opposizione. I più colpiti dalle frasi di Salvini sono state le associazioni dei rom
in Italia, hanno protestato anche le comunità ebraiche italiane, persone che hanno conosciuto
i campi di concentramento. Forse Salvini dovrebbe veramente rendersi conto come persona,
ma soprattutto come ministro dell’Interno, della gravità e della pericolosità di certi veleni che
vengono iniettati in questo Paese, gli stessi veleni che 80 anni iniziarono quella tragedia che
poi finì Auschwitz e Birkenau”.

Linguaggio di Salvini

“Il successo quando si specula sulle paure e si fomentano le paure è un successo effimero.
Può servire a prendere voti o a salire nei sondaggi, poi però bisogna risolverli i problemi.
E’ capitato anche alla Raggi, che su queste cose ha vinto le elezioni poi vediamo come ha
ridotto Roma. Salvini però commette anche un errore in più, perché è titolare di un
ministero delicatissimo, quello che si deve occupare di prevenzione e contrasto al terrorismo,
del dramma degli sbarchi, della sicurezza del Paese. Il ministro dell’interno non può indossare
le felpe e usare il linguaggio social o non social di un capo partito. Gli manca l’Abc delle regole
democratiche

Sull’immigrazione

“Minniti ha combattuto davvero gli scafisti –ha affermato Verini-. Lo ha fatto con gli accordi con Tunisia e Libia. Invece Salvini ha iniziato dichiarando guerra la Tunisia. I nostri governi salvavano le vite e nel frattempo andavano in Europa a dire: non dovete lasciarci da soli. Se qualcosa si è mosso, è per il lavoro che l’Italia ha fatto. Salvini invece si comporta in maniera cinica e si pone nei confronti dell’Europa con un atteggiamento da bullo che richiama altre linee dure, gli insulti di Macron. Lui pensa di allearsi con Orban e i Paesi di Visegrad che sono contrari alle quote di redistribuzione dei migranti. Invece di allearci con Paesi democratici, lui guarda a quelli che vogliono i muri, isolando l’Italia e mettendola in rapporto con chi fa gli interessi contrari al nostro Paese, ecco perché dico che la sua politica è pericolosa.

Chi ha interesse a un’Europa debole? Trump sta mettendo i dazi, Putin ha mire egemoniche in Europa. In questo quadro anche l’Italia rischia di essere schiacciata. Chi può contrastare lo strapotere di queste due potenze? Solo un’Europa più forte. Altrimenti l’Italia rischia di essere schiacciata dai dazi di Trump e dalle mire di Putin. Salvini, che se ne renda conto o meno ma secondo me se ne rende conto, indebolendo l’Europa indirettamente rafforza il suo amico Putin e prima o poi dovrà chiarire i rapporti, anche finanziari, tra la Lega e Putin. La linea di Salvini in politica estera è pericolosa”.

 

Fonte Radio Cusano Campus

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