Parole, parole, e parole dal Vangelo secondo Matteo II

salvini



Se c’è una cosa che non sopporto dell’attuale quadro politico nazionale è il vuoto che si nasconde dietro a certi slogan roboanti.

Vuoto che oltre a non dare risposte concrete alle diverse problematiche che rendono l’Italia un paese sempre meno civile e più difficile, si trasforma in un rinviare sine die; insomma alle apparenti belle parole segue la solita sodomizzazione.

D’improvviso il pericolo principale per le sorti italiche da meridionale è diventato africano o rom.

Problemi come la disoccupazione, l’elevata tassazione, la mancanza di infrastrutture, l’elevata corruzione, la malasanità e le pensioni da fame, sono come quella polvere che invece di essere spazzata via, viene messa sotto il tappeto.

Un tappetto fatto di paroloni che hanno l’unico scopo di manipolare la realtà per distrarre e assopire le coscienze.

Il fuoriclasse nell’arte dell’addomesticare i pensieri della massa è, a pare mio, Matteo Salvini.

Tra una portata ed una felpa è un perenne parlare, parlare, parlare, parlare e parlare per non dire, alla fine, proprio nulla.

L’alta velocità al Sud? Abbiamo chiuso i porti! I giovani della mia terra muoiono di cancro perché nessuna bonifica è stata fatta? Ruspa!

Invece di riflettere, ad esempio, sul fatto che un conto è la sacrosanta regolamentazione dei flussi d’entrata ed un altro è l’indiscriminata chiusura a tutto e tutti, afferma che “Oggi il pericolo non è il ritorno del fascismo, del nazismo o del comunismo ma il terrorismo islamico”…Ecco parole che servono per deviare altrove l’attenzione e guadagnare tempo, perché un conto è fare i conti con il tempo per quello che si è fatto ed un altro è, invece, narcotizzare il tempo per nascondere la polvere sotto il tappeto.

L’ultima sparata del “Capitano” sulla Flat Tax è, a mio avviso, un capolavoro di “nullità reale”: “Mi occupo solo di cosa da fare, sulla Flat Tax pretendo rispetto”.

Beh, premesso che dalle parti mie e non solo, c’è così tanto da fare che non avrebbe neanche il tempo di farsi un selfie in bagno, vedi problemucci come camorra, ‘ndrangheta e mafia, ma di quale rispetto parla il buon Matteo che fino a pochi anni fa cantava “Mamma che puzza scappano li cani stanno arrivando i napoletani”?

Se c’è una cosa, anzi una suprema legge, che si deve rispettare, questa è la Costituzione. Orbene, il buon Matteo, magari prima di un selfie con lei in mano, perché non legge la suprema carta, in specie l’articolo 53? Suvvia, volete vedere che il buon leghista non sappia che “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e che “Il sistema tributario è uniformato ai criteri di progressività”. Qualcuno, allora, spiegasse al nostro ministro amante della realtà virtuale che la Flat Tax è irrispettosa della Costituzione.

Francamente sono stufo delle sue parole non accompagnate a soluzioni per i veri problemi della nostra patria.

A proposito di “ismo”, Karl Marx scrisse che “La storia si ripete due volte, la prima come tragedia, la seconda come farsa”.

Speriamo che questa volta la seconda non sia anch’essa una tragedia.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27678 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

1 Commento

  1. Parole molto forti! Grazie per aver parlato! Importa davvero per tutti noi. Grazie per il coraggio di scrivere su questi argomenti! Molti sono disposti a chiudere gli occhi o parlare di problemi invano completamente non andando a risolverli.

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