Ho deciso di lasciare ItalExit con Paragone -afferma Daniele De Vito- e, contestualemente, di non sedere più come dirigente di macro area Nord Ovest Lazio.
Pratica deteriore del trasformismo
ItalExit con Paragone in questi giorni ha messo in atto e promosso la pratica deteriore del trasformismo, alimentando cambi di partito e di gruppo non motivati da ragioni ideali, valoriali, politiche ma da meri interessi personali, elettorali, di voti, di preferenze. ItalExit con Paragone ha perso la sua natura di movimento politico leaderistico e democratico. La sua classe dirigente si è chiusa in una gestione accentrata ed esclusiva del potere e le voci critiche sono state messe al bando, silenziate ed escluse dagli strumenti di comunicazione.
Ho sperato, ho cercato, ho creduto che fosse ancora possibile una fase di confronto e discussione, un cambiamento all’interno del partito. Sono accadute, invece, due altre cose molto gravi che mi rendono impossibile continuare a militare in ItalExit con Paragone. La prima riguarda le affermazioni sull’aggressione russa dell’Ucraina, la seconda -afferma Daniele De Vito – l’apparentamento in questo ultimi giorni con formazioni estremistiche di destra candidati ai collegi uninominale e plurirominali.
L’antifascismo è un valore costitutivo la Repubblica
L’antifascismo è un valore costitutivo la Repubblica rispetto al quale non vi può essere alcuna deroga, soprattutto in questo momento storico, quando sono tornati gravi episodi di violenza squadrista. Per far riavere fiducia nella politica, serve una buona politica, onesta, trasparente, leale incentrata su un confronto non ideologico, non animato da odio, da pregiudizi ma dal rispetto, dalla volontà di risolvere i problemi, di realizzare i diritti civili e sociali. Serve una politica che si divide su proposte di soluzione ai problemi ma si riconosce in valori comuni, di libertà, democrazia, laicità, di appartenenza alle Istituzioni internazionali dell’Onu e della Nato.
ItalExit con Paragone si riconosca nella Costituzione antifascista!
Non ho la potenza di giornali e televisioni, potenza che non dubito continuerà ad essere usata. Ma resta e resterà la libertà, l’orgoglio, la dignità di avere servito la mia area e di avere difeso le mie idee.
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