ROMA – “BATTISTI: GIUSTIZIA SI’ VENDETTA NO”



Dispiace un po’ questa oscena omonimia che lega un irredentista eroe italiano, decorato con medaglia d’oro perché … tra l’incerto tentativo di salvarsi volgendo il tergo al nemico ed il sicuro martirio, scelse il martirio…”, e un pluricondannato malfattore senza ideali. Ma, tant’è!
Ieri pomeriggio, preceduti da Alberto Torregiani, in rappresentanza anche delle famiglie delle vittime, diversi esponenti politici si sono “fatti vedere” a Piazza Navona per esprimere, spalle all’ambasciata, i loro sentimenti di giustizia che tuttavia avevano tutti un certo “sapore partitico”.
Che fosse una specie di corsa alla ricerca di consensi lo dimostra l’appena sfumata presenza di esponenti della cultura di sinistra i cui principali leaders hanno evidentemente preferito soprassedere visto che sia in Francia che in Brasile, proprio i movimenti di pensiero della sinistra si sono eletti a difesa di quello che, stante le numerose sentenze passate in giudicato,  sembra più un delinquente comune che un ideologo progressista.
Forse non a caso il servizio d’ordine che aiutava Torregiani a destreggiarsi tra la folla di giornalisti, fotografi e cineoperatori, indossava un fratino con ben evidente la dicitura “Riva Destra”: una netta contrapposizione a quella “rive gauche” che a Parigi è sinonimo di quartiere intellettuale, artistico e bohémien di una certa sinistra.
Qualche tono più acceso è venuto dal gruppo dei più giovani che con striscioni, canti e slogan chiedevano l’estradizione immediata del malfattore ‘senza se e senza ma’. Per il resto i diversi politici hanno tenuto toni più bassi confidando tutti, chi più chi meno, nell’intervento del Parlamento Europeo o del Tribunale dell’Aja. Dati gli enormi interessi commerciali, l’amicizia (sic!) con il popolo brasiliano, non si tocca.
Dall’interno dell’ambasciata nessuna risposta, nessuna presenza alle finestre mentre dal portoncino di ingresso solo una rapida apparizione di un custode peraltro frettolosamente rientrato.
Inutile crediamo, ripetere qui di seguito l’elenco delle malefatte e relative condanne propinate al perennemente “irridente”  Battisti,  così come pure riepilogare le enormi protezioni su cui ha potuto contare, protezioni che di fatto hanno  tanto ‘santificato’ un criminale quanto  ‘mortificato’ la memoria delle persone da lui uccise.
La difesa di qualche” innocentista a tutti i costi” arriva perfino a parlare di una congiura ordita politicamente ai danni del povero Battisti; una tesi che tuttavia sembrerebbe sconclusionata visto il basso profilo di quello che più di un magistrato ha definito un “delinquentello rapinatore conclamato”.
Personaggio di spessore oppure no, esempio da imitare oppure no, resta comunque il fatto che il nostro Governo s’è beccato uno sganassone da Lula & Co. che non dimenticherà facilmente. Uno sganassone che fa ancora più male se si pensa che viene da una nazione che ci accusa di non essere democratici ma che è capace solo di creare al suo interno “esquadrões da morte” nel tentativo di debellare il gravissimo problema sociale de “os meninos de rua”, così come è capace, senza alcun timore di concorrenza, di produrre ed esportare quantità sempre crescenti di “viados” o “veados” che dir si voglia.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/3070/” title=”3070″]

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