Riceviamo e pubblichiamo:
“Ho sempre pensato che ognuno può dire ciò che pensa purché pensi a ciò che dice. Nel caso delle esternazioni della consigliera Gasperini sui writers, ho il sospetto che si tratti di una sindrome misteriosa, una sorta di impulso incontenibile che spinge ad esternare corbellerie a ruota libera”.
E mi creda Consigliera, proprio perchè la stimo, proprio perchè in fondo sono un buono, mi limiterò anche nel risponderle, in merito alle sue affermazioni sulla linea dura del Vice Sindaco facente funzioni Paolessi contro gli imbrattatori di Via del Molo.
Ma quando leggo “che non è uccidendo il malato che si risolve il problema,” e che bisognerebbe convocare l’imbecille che su un’opera pubblica o privata scrive con lo spray ‘skinhead’ o ‘Crazy Emo’ per chiedergli “dove abbiamo sbagliato con te?”, penso che si superi il ridicolo: avessero almeno chiesto spazi dove sfogare l’estro avrei cercato un’attenuante, ma di fronte a quanto scritto, francamente, no. Forse il male di questi giovani sta nel fatto che esistono adulti pronti a scimmiottare lo psicologo televisivo di turno e farsi carico di ogni trasgressione che compiono: “se prende la bomboletta e imbratta i muri con frasi demenziali la colpa è mia che non l’ho capito.” Può darsi che questa equazione vada bene per lei consigliera Gasperini come madre e come eletta in Comune, a me e al Vice Sindaco f.f. Paolessi che ha allertato le Forze dell’ordine, niente affatto, né come padri di famiglia ne tanto meno come Amministratori.
Tra l’altro la legislatura vigente non prevede né di lapidare i ragazzi in piazza, né altri tipi di pene corporali, al contrario, eroga multe salate e condanna al risarcimento del danno provocato, cosa più che ragionevole in uno stato di diritto.
Se poi la consigliera Gasperini dovesse trovare il muro di casa sua autografato da questi giovani artisti incompresi, e ritenesse la cosa un’estrosa comunicazione di un disagio sociale da comprendere e da curare con amorevoli coccole, faccia pure, ma lasci stare gli accostamenti strampalati a “Padre padrone” con chi ha il dovere di tutelare il bene pubblico secondo leggi e regole, piuttosto ricordi anche Lei Consigliera, che è contro il suo ruolo e status, incitare chicchessia a produrre “disegnini”. Con buona pace di ‘Crazy Emo’, ‘Skinhead’ e ‘I love smoke’”.
E mi creda Consigliera, proprio perchè la stimo, proprio perchè in fondo sono un buono, mi limiterò anche nel risponderle, in merito alle sue affermazioni sulla linea dura del Vice Sindaco facente funzioni Paolessi contro gli imbrattatori di Via del Molo.
Ma quando leggo “che non è uccidendo il malato che si risolve il problema,” e che bisognerebbe convocare l’imbecille che su un’opera pubblica o privata scrive con lo spray ‘skinhead’ o ‘Crazy Emo’ per chiedergli “dove abbiamo sbagliato con te?”, penso che si superi il ridicolo: avessero almeno chiesto spazi dove sfogare l’estro avrei cercato un’attenuante, ma di fronte a quanto scritto, francamente, no. Forse il male di questi giovani sta nel fatto che esistono adulti pronti a scimmiottare lo psicologo televisivo di turno e farsi carico di ogni trasgressione che compiono: “se prende la bomboletta e imbratta i muri con frasi demenziali la colpa è mia che non l’ho capito.” Può darsi che questa equazione vada bene per lei consigliera Gasperini come madre e come eletta in Comune, a me e al Vice Sindaco f.f. Paolessi che ha allertato le Forze dell’ordine, niente affatto, né come padri di famiglia ne tanto meno come Amministratori.
Tra l’altro la legislatura vigente non prevede né di lapidare i ragazzi in piazza, né altri tipi di pene corporali, al contrario, eroga multe salate e condanna al risarcimento del danno provocato, cosa più che ragionevole in uno stato di diritto.
Se poi la consigliera Gasperini dovesse trovare il muro di casa sua autografato da questi giovani artisti incompresi, e ritenesse la cosa un’estrosa comunicazione di un disagio sociale da comprendere e da curare con amorevoli coccole, faccia pure, ma lasci stare gli accostamenti strampalati a “Padre padrone” con chi ha il dovere di tutelare il bene pubblico secondo leggi e regole, piuttosto ricordi anche Lei Consigliera, che è contro il suo ruolo e status, incitare chicchessia a produrre “disegnini”. Con buona pace di ‘Crazy Emo’, ‘Skinhead’ e ‘I love smoke’”.
Giovanni Casasanta.
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