Il miracolo del governo Meloni: record storico di poveri

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Mentre la presidentessa si nasconde sotto la giacca o gioca a biliardino, l’ultimo rapporto Istat sulla povertà regala un altro record al suo governo, quello storico delle famiglie in povertà assoluta.

Povertà assoluta significa che le famiglie e le persone non riescono ad assicurarsi i beni essenziali. L’8,5% delle famiglie è povero, il 9,8% degli italiani vive sotto il limite della soglia di povertà (nel 2014 era il 6,9%), con quest’ultima ad aumentare anche al Nord (+ 136.000 unità).

Occupati poveri

Diventano più poveri anche gli occupati; quasi un milione di famiglie si collocano sotto la soglia della povertà anche se hanno al loro interno un lavoratore dipendente (quelli sulla carta maggiormente tutelati).

Numeri drammatici che sono anche il frutto delle politiche sociali ed economiche adottate dal governo.

Governo che, tra l’altro, si vanta di aver abolito il reddito di cittadinanza, l’unico reale strumento che negli ultimi anni ha combattuto la povertà.

“Chi non può lavorare mantiene il sussidio, chi può lavorare è giusto che abbia lavoro e formazione” disse la Meloni neanche 8 mesi fa.

Orbene, il tasso di disoccupazione resta stabile al 7,2%, sui livelli minimi, ma aumenta quello giovanile al 21,8% (+0,2 punti). Il nodo , poi, dei salari che non reggono il ritmo di quelli degli altri principali paesi europei e, soprattutto, dell’inflazione lungi dall’essere sciolto. In più della fantomatica formazione per i disoccupati non vi è traccia.

Non dimenticate che si considera occupato anche chi lavora almeno un’ora nell’ultima settimana. I dati dicono che la qualità del lavoro diventa sempre più scarsa.

Caro vita

Ad incidere sulla crescita della povertà è il caro vita con l’inflazione a galoppare neanche come il miglior Varenne. Le bollette del gas e dell’elettricità non pagate sono in aumento mentre il contenuto del carrello della spesa diminuisce settimana dopo settimana. La benzina, alla faccia del taglio delle accise di salviniana memoria, costa 2 euro al litro.

Avete visto quando costa un litro d’olio? Ah, il carrello tricolore anti-inflazione…

I minori che vivono nelle famiglie in povertà assoluta erano nel 2023 pari a 1,3 milioni. Per l’Istat un figlio minore incide almeno per il 12% sulla spesa; se ci sono sempre meno soldi, è facile prevedere un aumento dei poveri minori.

La politica attiva del lavoro urlata dal governo, nella migliore delle ipotesi si è rivelata un aumento del lavoro sottopagato e precario. Qualcuno ha avuto modo di rilevare l’efficacia del taglio del cuneo fiscale?

La spesa media aumenta ma solo perchè è aumentata l’inflazione: la spesa reale al netto dell’inflazione si è ridotta dell’1,8% mensili.

Dati e numeri che sottolineano l’efficacia della politica “anti sociale” di questo governo che ama tanto urlare contro le opposizioni non unite (chi ha detto che debbano esserlo? Si registra, però, la mancata unione della maggioranza in politica estera), ama fare la vittima (sono presenti ovunque ma giocano al povero Calimero…), ama far finta di nulla (vedi gestione dei vari Sgarbi e Santanchè),  ama spaccare definitivamente il paese con l’autonomia in-differenziata, ama a chiacchiere le donne (è aumentato il lavoro per le donne? Sono aumentati gli asili nido? Il divario retributivo con gli uomini è stato eliminato? L’IVA sugli assorbenti è aumentata al 10% Che fine ha fatto il congedo mestruale?), ed ama tanto le banche (vedi la giravolte sugli extraprofitti).

Non trovate che questi amori siano quanto meno strani?

Laura Pausini cantava “Strani amori che fanno crescere e sorridere, fra le lacrime…”.

Lacrime che grazie all’amore del governo verso i poveri, in questo 2024 aumenteranno.

“Per un giorno lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che attendono una parola amica”.

Gracias mujer cristiana!

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27867 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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