De Magistris: “Normale devianza”

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La Costituzione e il Vangelo sono nella mia vita due fari, diversi ma essenziali. Pensavo in questi giorni al manifesto laico e a quello religioso di fronte alla genuflessione del potere sulla bara di Berlusconi e contestualmente alla criminalizzazione delle giovani e dei giovani di ultima generazione che si ribellano di fronte al biocidio e alla distruzione del creato. Due immagini apparentemente distinte, ma in fondo due facce opposte della stessa medaglia, che è il nostro Paese. Anticipo che nelle mie valutazioni posso essere influenzato dall’essere un costituzionalista eretico e un credente anarchico.

Funerali di stato

Durante i funerali di Stato per Berlusconi, nei tre giorni di lutto nazionale con bandiere a mezz’asta disseminate negli edifici pubblici del nostro Paese, con la sospensione per una settimana delle votazioni in Parlamento e al rinvio dei lavori di numerosi consigli comunali, pensavo a come avrebbe agito Gesù venuto in terra tra gli umani, per come ho letto la storia di Gesù, per come ho studiato il processo a Gesù costruito da parte dell’ordine costituito permeato di una legalità violenta ed ingiusta, ed il pensiero è corso alla cacciata dei mercanti dal tempio. Secondo me sarebbe entrato nel duomo di Milano ed avrebbe urlato con la voce piena di sete di giustizia tradita ed avrebbe cacciato tutti i potenti genuflessi sulla bara di una persona condannata perché ha frodato un bene pubblico, che ha fatto mercimonio del corpo delle donne, che ha avuto rapporti diretti ed indiretti con la mafia, che ha fondato la sua vita sul potere del denaro, dell’apparenza e del consumismo e che ha agito pensando che ogni persona possa avere un prezzo. Avrebbe domandato ai rappresentanti delle istituzioni e ai custodi della Costituzione come mai non hanno proclamato il lutto nazionale per i servitori dello stato uccisi dalle mafie, perché non hanno dichiarato il lutto per le migliaia di morti nel mar mediterraneo, avrebbe cacciato dalla Chiesa con la forza del suo cuore i traditori del Vangelo e io aggiungo della Costituzione.

Perdono

Cacciati perché inoltre non si sono inginocchiati chiedendo perdono per le innumerevoli ingiustizie della vita ma invece per un potente che è stato l’antitesi del Vangelo e della Costituzione. Poi avrebbe sicuramente perdonato Berlusconi e portato conforto ai suoi cari, offrendo anche la necessaria umana compassione. E che avrebbe fatto invece Gesù e come avrebbero agito i custodi della Costituzione di fronte invece alla ribellione di giovani che per scuotere le coscienze indifferenti e complici di fronte alla distruzione dell’ambiente e della stessa umanità hanno imbrattato senza però danneggiarli beni preziosi della nostra storia? Premetto che la loro azione nelle modalità utilizzate non è quella che mi appartiene, io avrei agito differentemente, ma quelli della mia generazione non sono quelli dell’ultima generazione, forse noi avremmo occupato le multinazionali che saccheggiano i beni comuni per fare il loro profitto personale e societario ricordando che acqua, aria e terra non sono merci a disposizione di qualcuno per arricchirsi ma beni per tutte e tutti. I costituenti antifascisti avrebbero penso approvato la ribellione come militanza di rimozione degli ostacoli ai sensi dell’art. 3, secondo comma, della Costituzione, perché si sarebbero preoccupati semmai di giovani che non si ribellano contro le ingiustizie e Gesù avrebbe anche pensato che la lotta di liberazione per la difesa della terra, purché non violenta, è in fine dei conti la difesa del creato, come bene comune e non come oggetto di stupro economico, politico ed istituzionale.

Eversione

Eppure ai tempi dell’eversione costituzionale senza esplosivo ma con il tritolo istituzionale, negli anni della normale devianza in cui i normali sono sovversivi ed i deviati normali, i giovani vengono criminalizzati e repressi perché cercano di dare, anche con i loro errori, un contributo intellettuale e di lotta alla difesa del pianeta e dell’umanità e chi ha calpestato invece la costituzione e mortificato il Vangelo, viene, con il sigillo di stato permeato di un conformismo nauseabondo, ossequiato da tutti i poteri. Siamo all’inchino del potere all’ingiustizia divenuta Stato. Quando un giorno, nella vita terrena oppure nel dopo in cui spero, il potere sarà processato e giudicato ed i traditori della costituzione condannati magari ad inchinarsi ai senza potere assetati di giustizia chiedendo loro scusa capiremo che quelli che erano considerati eretici dal sistema non erano altro che costituzionalmente ed evangelicamente coerenti, assai ubbidienti altro che disubbidienti.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27924 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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