Mentre De Luca chiede aiuto al governo, chiedo spiegazioni allo “Sceriffo”



Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha scritto al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, al Ministro degli Affari Regionali e al Ministro del Sud.

Riportiamo la parte finale della lettera:

“Dopo aver creato decine di posti letto nuovi per la terapia intensiva, rischiamo di non poterli utilizzare per mancanza di forniture essenziali.
Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non è arrivato nulla.

Questi sono i dati. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalmente chiara. So che la situazione è difficile per tutti. Non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo è assente.

Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticità della situazione. Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realtà della cui complessità non è il caso di parlare oltre, e di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile.

Permanendo questa nullità di forniture, non potremo fare altro che contare i nostri morti”.

Faccio una premessa: il Governo deve fare la sua parte senza se senza ma ed anche subito!

Detto ciò, il 5 marzo De Luca ha affermato che “Il sistema sta reggendo, emergenza sotto controllo. La nostra linea è nessun panico ma estremo rigore”. Il 5 marzo già era chiaro che bisognava subito attivarsi per far fronte all’ondata d’urto terribile del contagio che non avrebbe risparmiato nessuna regione.

Nel frattempo De Luca ha fatto video che hanno suscitato il plauso anche di famose donne dello spettacolo di livello internazionale; c’è stato chi aspettava i suoi video per farsi due risate in periodo di chiusura in casa obbligata.

In molti lo hanno applaudito e osannato con “W lo sceriffo!”

Tra like e pupazzi, però, lo sceriffo (lo definisco per come è definito sui social, nessun intento offensivo) non ha fatto sapere, quantomeno mi è sfuggito, come intendeva preparare gli ospedali all’imminente emergenza.

Qualcuno ha trovato perfino colpi d’ironia geniale battute come “Se ho 94 anni, sono cardiopatico e ho il diabete e la bronchite  e me ne vado al Creatore, il Coronavirus semplicemente mi accompagna nel mio viaggio, niente di più” (fonte agenzia dire).

 

Per me è stato solo uno squallido modo di dare fiato alla bocca, ma chi sono io?

Invece ricordo la Regione Campania cosa è e che ruolo svolge in merito

“Il governo del sistema sanitario è esercitato in misura prevalente da Stato e Regioni, secondo la distribuzione di competenze stabilita dalla Carta costituzionale e dalla legislazione in materia

La tutela della salute rientra nella competenza concorrente affidata alle Regioni.
Dunque, le Regioni possono legiferare in materia nel rispetto dei principi fondamentali posti dalla legislazione statale nonché dei livelli essenziali come individuati da quest’ultima.

Le Regioni hanno la responsabilità diretta della realizzazione del governo e della spesa per il raggiungimento degli obiettivi di salute del Paese. Le Regioni hanno competenza esclusiva nella regolamentazione ed organizzazione di servizi e di attività destinate alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle Aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere (anche in relazione al controllo di gestione e alla valutazione della qualità delle prestazioni sanitarie nel rispetto dei principi generali fissati dalle leggi dello Stato)”.

 

Ecco, loro sono non animatori di social network ma i responsabili in Campania della materia sanitaria; i poteri sono dello sceriffo.

Cosa ha fatto in ambito sanitario De Luca da quando è stato scelto dai miei corregionali a guidarli?

Nulla? No, magari!

Tra inviti a fare fritture di pesce e autocelebrazioni che hanno fatto campare di rendita il buon Crozza (il comico, quello vero) con formiche che calpestano il corpo e la dignità degli ammalati, ha, a mio parere, smantellato una già penosa sanità dove tra tagli e incapacità gestionali non si ha rispetto, durante la normalità dei tempi, neanche di chi è malato terminale.

In merito vi invito a leggere un mio articolo scritto il 26 luglio del 2019 “Lo schifo della sanità napoletana”.

In quell’articolo denunciavo lo schifo che in prima persona avevo vissuto e scrivevo anche: “Ringrazio il corpo medico che, nella maggioranza delle persone, compie dei veri e propri miracoli, perché tra tagli ai fondi, mancanza di oggetti, strutture fatiscenti, offrono il meglio di sé e regalano quella speranza, quella vicinanza e quel supporto necessari (oltre alla competenza medica) per chi è malato. Le prime vittime di quella che definisco vergogna della sanità napoletana sono proprio loro”.

A dire il vero su Il Tabloid sono anni che si denuncia lo schifo che sono costretti a vivere i campani quando hanno a che fare con la sanità.

Lo sceriffo, però, ha sempre detto che da noi le cose vanno più che bene e che il nostro modello è da invidiare.

Beh, ha ragione quando parla di invidia: nonostante tutto abbiamo dei medici, dei ricercatori, degli specialisti, degli infermieri eccezionali, che davvero sono un vanto per come vivono, alla faccia dei tagli, la loro missione.

Lo sceriffo ha urlato che dovevamo restare a casa. Bravo, ma queste sue uscite non mi hanno mai convinto del tutto.

Vuoi vedere che dice così perché consapevole del fatto che non sia mai accada da noi neanche la metà di quanto accaduto in Lombardia, succede una ecatombe? Forse in questo mio pensiero sono stato un pizzico esagerato o forse no?

Ora che fa lo sceriffo?

Scrive a destra e a manca e chiede aiuto. Non è che lo sceriffo in realtà ha urlato “Al lupo al lupo” per far passare in secondo piano le sue responsabilità e mancanze? Se va bene è merito suo ma se va male è colpa del Governo.

Caro Presidente Vincenzo De Luca concorderà con me che non si governa né con il terrorismo psicologico né con le scenette.

Soprattutto in momenti di pandemia trovo fuori luogo spendere oltre 40.000 euro per acchiappare like sui social; non mi dica che l’ha fatto per la prossima campagna elettorale?

Trovo la sua dichiarazione una sorte di resa che scarica sul governo le sue responsabilità.

Mi permetta un consiglio: non si affanni a scrivere lettere ma dia risposte concrete e reali ai campani.

Chi sono?

Un campano stufo dello schifo della sanità della sua regione, che elogia il personale medico, che ha a cuore la salute sua, dei suoi cari e dei campani e soprattutto uno che alle chiacchiere preferisce i fatti.

Che spiegazioni ha in merito?

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27846 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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