Omicidio Yara, Avv. Salvagni: “Bossetti vittima di errore giudiziario. Il suo processo è ai limiti della costituzionalità”



“Questo processo passerà alla storia come uno dei più grandi errori giudiziari di sempre”. E’ sempre più convinto dell’innocenza di Massimo Bossetti il suo legale Claudio Salvagni, intervenuto a “Legge o Giustizia” ai microfoni di Radio Cusano Campus. L’avvocato ha depositato a Como l’appello contro la condanna all’ergastolo del muratore di Mapello:

“Abbiamo impiegato quasi tutti i 45 giorni che il codice ci concede – racconta Salvagni – l’appello ha ripercorso ogni settore analizzato dalla sentenza. Siamo soddisfatti che tutte le cose importanti e ogni obiezione l’abbiamo tirata fuori nelle pagine presentate”.Secondo Salvagni non è stato “lasciato nulla intentato. Questo processo passerà alla storia come uno dei più grandi errori giudiziari. La Corte è fuggita dal confronto, non ha mai consentito che la difesa facesse le dovute perizie. C’è stata una vera e propria fuga. Chiedo come sia possibile che questo sia l’unico processo di questa portata in Italia dove la Corte abbia deciso sui dati prodotti esclusivamente dall’accusa”. La difesa punta ad un processo bis: “In questo processo non torna nulla. È fondato sul DNA e qualche elemento indiziario assolutamente non identificativo. Se l’imputato chiede di andare a rivedere quei reperti, di fare controanalisi, mi domando perché non si faccia questa cosa. Perché deve rimanere il dubbio? Non è accettabile perché l’imputato deve potersi difendere. La situazione è ai limiti della costituzionalità, è stato stracciato ogni principio di diritto sostanziale e processuale. Crediamo nella giustizia: la Corte d’Assise d’Appello di Brescia si troverà con un grosso problema. Vedremo ci sarà ancora una fuga. Se ci consentiranno un contraddittorio vero, serio e scientifico, Bossetti ne uscirà pulito. Altrimenti saremo di fronte ad un pregiudizio nei confronti dell’imputato”. Prevede svolte clamorose come nel delitto di Meredith Kercher? “Sono convinto che prima di tutto debba esserci un confronto. Credo che se ci sarà una riapertura del dibattimento su questi punti sono convinto che Bossetti ne uscirà totalmente innocente. Questo DNA impurio ci lascia inquieti perché in natura. L’accusa stessa non ha saputo spiegare le anomalie riscontrate”. Vi siete ulteriormente convinti dell’innocenza del muratore di Mapello? “Non porsi delle domande sarebbe da persona poco intelligente. Dobbiamo vagliare tutto con attenzione. Ci siamo posti delle domande alle quali abbiamo risposto. Siamo convinti della sua innocenza. Se togliamo il DNA dall’impianto accusatorio, cosa resta? Il nulla. Sembra quasi abbia commesso il delitto perfetto”. Chiosa finale sulle piste alternative: “Con le limitate risorse che abbiamo è difficile fare indagini parallele. Nel ricorso abbiamo valorizzato gli atti stessi. Non capisco come mai siano state così frettolosamente abbandonate altre piste che sembravano promettenti”.

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Fonte: Radio Cusano Campus

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