CERVETERI – RANDAGISMO, UNA PIAGA DEL NOSTRO TERRITORIO



Continua l’impegno della Consigliera comunale Roberta Rognoni (Governo Civico), delegata dal Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci alle Politiche per i Diritti degli animali.
Roberta Rognoni sta portando avanti, con il supporto di un gruppo di volontari, una proficua campagna di adozioni dei cani detenuti in canile e la stesura del Regolamento comunale per la tutela degli Animali, che sarà discusso con tutta probabilità nel prossimo Consiglio comunale.
“L’atteggiamento collettivo degli italiani verso gli animali da compagnia, e quindi gli animali in genere, è da analizzare attentamente. Nonostante la legge 281 del 1991 abbia affermato con chiarezza i diritti dei cani e dei gatti senza un padrone, in Italia non si è ancora sviluppata una forte coscienza collettiva di questo. Questo è dimostrato dal fatto che, piuttosto che il naturale svuotamento dei canili/gattili, in questi anni si è diffuso l’uso di acquistare cani di razza presso gli allevamenti, dove non di rado avviene la pratica degli accoppiamenti familiari per mantenere una razza esteticamente bella, ma anche compromessa fisicamente. Quanto al nostro territorio, così ricco di campagne e boschi, è diventato sempre più meta di chi vuole abbandonare il proprio animale. Riscontriamo ogni giorno dai due ai tre abbandoni o smarrimenti. La totale abnegazione delle nostre volontarie è messa costantemente a dura prova. Volontarie di Cerveteri e di Ladispoli, non si fa distinzione”.
“Il volontariato nel nostro territorio è molto attento e unito, e questa è una cosa che ci fa onore e ci riempie di orgoglio. Negli anni ’90 l’approvazione della legge 281 aveva fatto si che ci fosse un’ affermazione addirittura epocale del diritto naturale alla vita e al rispetto per gli animali senza proprietario, ma nel corso degli anni ce ne siamo dimenticati. Il consumismo ha esteso i suoi effetti anche nell’acquisto di cani e gatti. Ma dobbiamo ricordarcelo: il RANDAGIO non è nato randagio. Egli è il frutto, purtroppo, di un abbandono, o di uno smarrimento. Un comportamento irresponsabile di cui tutta la comunità deve farsi carico. Il costo di mantenimento dei cani nelle strutture pubbliche e private convenzionate è sostenuto dal Comune e quindi da tutti i cittadini. Ma una comunità deve riflettere, oltre che sui costi, anche sull’esigenza morale di svuotare i canili. Ma in questo tutti possono fare qualcosa. La collaborazione è anche l’osservanza di delle normative, che sono spesso molto chiare. Ma molti, per pigrizia, ignoranza o indigenza, non ottemperano. I cani vanno iscritti all’anagrafe canina e microchippati, in questo modo sarà sempre più facile risalire al proprietario del cane che si è smarrito, o che è scappato o che è stato volutamente abbandonato. Il Rifugio Canile deve essere un posto di passaggio, per quei cani dispersi che devono attendere l’arrivo del vecchio o nuovo proprietario, non una galera per loro e un pensionamento a vita che grava sulle casse comunali”.
“A questo proposito chiediamo l’aiuto di tutti i cittadini, proprietari e non di animali di  collaborare con l’amministrazione, la ASL e la Polizia Locale affinchè questa piaga non rimanga tale per sempre.

Comune di Cerveteri
Ufficio Comunicazione

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