BRACCIANO – RICORSI E SOSPENSIVE SULL’OSPEDALE PADRE PIO



Riceviamo e pubblichiamo

La notizia in questione non può non essere che accolta con uno spirito di speranza anche come segno tangibile di riconoscimento a quelle persone del Comitato che con impegno e buona fede stanno portando avanti questa battaglia.
Ma io vorrei esprimere delle considerazioni un po’ più realistiche: il Decreto 80 della Regione Lazio ha sancito la Riconversione di altri 23 Ospedali del Lazio oltre al Padre Pio, ospedali di cittadine ben più grandi di Bracciano, vedi Anzio, Subiaco ed altre. Ora anche i cittadini-utenti di quegli Ospedali difendono il loro sacrosanto diritto alla Salute ed allora perché solo il nostro dovrebbe essere salvato e gli altri no? O il Decreto 80 viene abrogato per tutti o per nessuno.
Queste effimere sospensioni mi fanno pensare a mere tregue elettorali (tra meno di due mesi si voterà in molti di questi Comuni) e purtroppo si sa come vanno queste cose. Io ho sempre creduto che essendo la Salute il bene primario di ogni persona, la Sanità dovrebbe essere fuori dall’agone e dalla propaganda politica; ciò ahimè non accade nella nostra società malata e nella realtà politica italiana: affari, speculazioni, sperpero di danaro pubblico, incarichi di vitale importanza per la Sanità affidati a gente, molte volte, incompetente e soprattutto succube dei politici di ogni schieramento che li hanno messi in quei posti cosi delicati.
LA SALUTE PUBBLICA NON HA COLORE. E allora mi domando perché qui a Bracciano, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, l’attuale Amministrazione uscente sta cavalcando la questione Ospedale, erigendosi a paladina di un salvataggio disperato e tardivo dopo che per 5 lunghi anni ha assistito impotente all’avverarsi di un disastro annunciato?
“L’Ospedale non dipende dal Comune” è la frase più ricorrente per giustificare tale operato, dimenticando però che “il Sindaco di un Comune è il primo Tutore della Salute pubblica” come recita ogni Statuto Comunale.
E dire che questa Amministrazione nel 2007 aveva dedicato una parte importante del suo progetto programmatico ai cittadini proprio sulla questione sanitaria (Ospedale in primis). Era “il fiore all’occhiello” di quel programma a detta dell’allora candidato Sindaco SALA. Conosco bene quella storia perché partecipai in prima persona a quella tornata elettorale e soprattutto alla stesura di quella parte di programma di mia competenza. C’era tra le molte proposte un PROGETTO SPERIMENTALE TRIENNALE, redatto dall’A.S.P. (Agenzia di Sanità Pubblica), già pronto per essere eseguito previa Ratificazione del Consiglio Regionale, che prevedeva il Distacco dell’Ospedale di Bracciano dal “San Paolo” di Civitavecchia (accorpamento scellerato che fu fatto nel lontano 1994 per bassi scopi politici e che nel tempo è stato la causa di tutte le disgrazie del nostro Nosocomio) con la possibilità per il nostro Ospedale di avere un Centro di riferimento d’eccellenza individuato nell’Ospedale San Filippo di Roma.
Se fosse andato in onda quel progetto oggi probabilmente non staremmo in queste condizioni. Ma tant’è, quel progetto fu inspiegabilmente insabbiato e mi piacerebbe tanto conoscerne i motivi che forse però posso immaginare. Ora non è che il nostro Sindaco sia l’unico responsabile di tale situazione; è in buona compagnia con tante altre figure a vari livelli tra cui gli altri Sindaci del Comprensorio che “a buoi scappati” son venuti a sfilare al funerale del nostro Ospedale esprimendo il loro addolorato cordoglio.
Quello che non sopporto è che oggi, alla vigilia delle Elezioni Amministrative, il nostro Primo Cittadino si eriga a Salvatore della Patria per aver fatto due Ricorsi tardivi e dall’esito incerto, alle Autorità competenti. E’ un’OFFESA ALL’INTELLIGENZA di tutti i cittadini di Bracciano, qualsiasi credo politico professino. Comunque vada a finire (aspettiamo il 13 Aprile) con o senza Riconversione, il nostro Ospedale è in un tale stato di degrado che le migliori teste della nostra cittadina dovrebbero unirsi per presentare un PROGETTO ORGANICO, intelligente e fattibile per risollevarne le sorti garantendo a tutti i cittadini del Comprensorio il loro sacrosanto DIRITTO ALLA SALUTE.    
                

 Dr. Giampaolo Collacciani
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