ANGUILLARA – PASQUA: UNA SETTIMANA DI PASSIONE



La curiosità di aggiornarci sulla chiusura della curva del Pizzo ci riporta anche oggi a Lungolago Belloni. E’ giovedì santo ma il calvario dei residenti anticipa quello storico/confessionale.
Tra oggi e domani si aspettano le decisioni che istituzioni sovracomunali prenderanno in merito allo stato dei luoghi, alle modifiche eventualmente da apportare e magari anche a conoscere le cause che hanno determinato lo smottamento, così, tanto per potersela prendere con qualcuno.
Una serie di transenne (mobili a seconda dell’educazione civica dei diversi automobilisti) fa bella mostra di sé e invita a servirsi del “terno al lotto” rappresentato dalla Via dei Monti il cui unico premio consiste nel passare indenni da una parte all’altra.
Intanto lo scenario del Lungolago Belloni si aggrava: una decina di platani colpiti da un terribile male stanno per essere abbattuti anzi, l’operazione è già iniziata e sui tronchi a terra, sono ben visibili i danni apportati alle piante da un temibile fungo parassita.
Un paio di particolari tuttavia attirano la nostra attenzione: all’angolo con Via Pisa, incide sulla spiaggia uno scarico di acque piovane (e speriamo solo di quelle). Un vero e proprio fiumiciattolo in cui è letteralmente “affogato” un pedalò e su cui “incide” una specie di capannina che non lascia dubbi sull’uso a cui è destinata.
Nel giardino attiguo fanno bella mostra di sé una palma che ha strenuamente quanto inutilmente combattuto contro il Rhynchophorus ferrugineus, e alcuni materiali di non si capisce bene quale costruzione. Completa il quadro d’insieme una toilette/doccia dal disegno quasi avveniristico che ha certamente visto tempi e soprattutto …utenti migliori.
Per Pasquetta le spiagge non saranno pronte, è evidente, e certamente l’attenzione generale è concentrata su problemi di natura più seria.
L’ambiente (si far per dire) non è proprio come dovrebbe essere, almeno secondo noi. Chissà se varrebbe la pena di attendere a pensare a progetti megagalattici e occuparsi invece di quello che abbiamo sotto gli occhi e soprattutto sotto il naso!
A proposito di spiagge non pronte ad accogliere turisti e/o fagottari che dir si voglia (nel caso di questi ultimi l’offerta locale risulta comunque rispettare gli standard), piuttosto grottesca è la situazione osservata oggi in cui versano anche alcuni tratti di spiaggia a Vigna di Valle. Una serie di danni ben visibili causati senz’altro dalle recenti piogge.
Ora, poiché è facilmente dimostrabile che anche negli anni passati la zona è stata interessata da piovaschi più o meno violenti, vuoi vedere che in questo caso (l’ennesimo) c’è lo zampino, anzi l’infelice zampa di qualche essere umano che per risolvere un suo problema a monte ne ha creato uno a valle?
E pensare che c’è ancora qualche “interessato” buontempone che in questa zona invoca più cementificazione…

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7600/” title=”7600″]

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