ANGUILLARA – ENNESIMO NUBIFRAGIO, ENNESIME CONSEGUENZE DISASTROSE.



Diciamo subito che, anche se non annunciato nella sua gravità, il nubifragio della scorsa notte ha nuovamente colto impreparata la cittadina dimostratasi per l’ennesima volta totalmente incapace di difendersi.
Come molti anche noi siamo rimasti svegli per tutta la notte paventando lo spettacolo che ci saremmo trovati davanti alle prime luci dell’alba quando fortunatamente la pioggia è cessata.
Questa mattina, dal passaggio a livello ai villini di Via della Rena, lo scempio era sotto i nostri occhi mentre prendevamo atto delle decine di ambienti invasi dall’acqua e dal fango. Attività commerciali messe a dura prova dagli evidenti danni causati alle merci, così come abitazioni letteralmente devastate dalla furia dei cosiddetti ‘elementi’. Tra le tante abitazioni di cui diamo testimonianza nel servizio fotografico, una in particolare, in via della Mola Vecchia ci ha fatto tremare dall’indignazione. La necessità di avere una casa costringe evidentemente ad accettare delle soluzioni che neppure una scassata autovettura accetterebbe quale riparo. Pochissimi metri quadrati assolutamente sotto il livello stradale su cui convergono ben due rampe d’accesso che la notte scorsa hanno contribuito a convogliare tanta di quell’acqua che i segni del livello raggiunto sono ancora sulle pareti. Una coppia doppiamente sfortunata quella che viveva in quella “casa” e da cui è riuscita tuttavia a fuggire grazie anche al prezioso intuito di un vicino che li ha svegliati in tempo.
Ecco, è la necessità di molti, magari meno fortunati che aspirano ad avere una casa, una qualunque casa che, unita allo scempio perpetrato da pochi, ha letteralmente stuprato questo territorio e non solo questo purtroppo. Certo, in tanti casi la mancata manutenzione delle fogne, comunali o condominiali, delle cunette, dei fossi, ha contribuito a far confluire l’acqua in direzioni pericolose, ma sostanzialmente sono gli abusi edilizi alla base di danni che nessuno pagherà. E quando parliamo di abusi non citiamo certo le verande così facili da colpire dalle istituzioni, ma di veri e propri ‘quartieri intoccabili’ che hanno snaturato il territorio modificando le condizioni di deflusso di diversi corsi d’acqua con il risultato che quest’oggi è sotto gli occhi di tutti.
Abbiamo condiviso con alcuni funzionari della Polizia Municipale alcuni degli scenari fotografati mentre continuavano a pervenire loro richieste di visionare i danni subiti e abbiamo anche sentito ripetere che erano danni annunciati perché molte e vecchie erano state le diverse denunce presentate e a cui nessuno ha mai dato seguito durante le ultime amministrazioni.
Forse sarà possibile far dichiarare anche per Anguillara lo stato di calamità naturale attraverso il quale magari sarà possibile che qualche danno venga risarcito, speriamo. Nel frattempo, chi di dovere si attivi immediatamente per porre riparo almeno alla manutenzione ordinaria e nessuno si azzardi a denunciare che le casse del Comune sono vuote. La notizia è triste quanto stantia, e se non si è capaci di reperire i fondi sufficienti, non si può avere l’impudenza di candidarsi a gestire una città.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4741/” title=”4741″]

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