Così come ad Anguillara, al mattino si benedicono gli animali; in altre località invece si preparano delle cataste di legna che vengono poi accese al tramonto in ricordo del fuoco rubato al demonio dal Santo. I tizzoni e le braci vengono in seguito asportate dai contadini che le sistemano vicine ai loro animali a mo’ di protezione.
Sulla figura del Santo sono stati creati moltissimi detti popolari. Trattandosi di un santo “rurale” molti riguardano la meteorologia, come nel napoletano dove un proverbio recita “Sant’Antonio lampe e tuone” per significare che generalmente nel giorno dedicato al Santo il tempo non è clemente. Speriamo vivamente che domenica questo adagio sia sconfessato.
Di un profitattore, o di uno scroccone invece, si suol dire che “va di porta in porta come il porco di sant’Antonio”, in ricordo forse del famoso intoccabile maialino guarito proprio dal Santo nato nell’Alto Egitto.
Ad Anguillara Il programma di domenica prevede la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di San Francesco alle ore 10,00. Subito dopo si svolgerà la processione preceduta dalla banda di Anguillara e dai vessilli del Comune e dei Santonari, fino a raggiungere la piazza del Molo dove gli animali presenti verranno benedetti.
Nella tarda mattinata, sulla spiaggia prospiciente il lungolago Belloni, si svolgerà un’esibizione equestre denominata “Corsa della Stella”. Nel primo pomeriggio invece, sempre a Piazza del Molo, la “rottura delle pile” a cura della Pro Loco.
Per tutta la giornata di domenica verrà inoltre allestita una mostra fotografica avente per tema il turismo equestre, curata da Carlo Colletta.
L’intera manifestazione è organizzata dalla Pro Loco, dalla congregazione dei Santonari e dai Cavallari, grazie al patrocinio concesso dal Comune di Anguillara.
Gianluca Pennino [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/1106/” title=”1106″]
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