I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno confiscato i beni degli eredi di Roberto Musci, assassinato a colpi di pistola il 23 gennaio del 2014 all’esterno dell’abitazione dove aveva gli arresti domiciliari in un complesso residenziale di Casalotti. L’ autore materiale dell’omicidio, Giancarlo Orsini, è stato arrestato dai carabinieri proprio per questo delitto nel mese di luglio.
Il procedimento di prevenzione a carico degli eredi della vittima, era stato avviato su proposta del Nucleo Investigativo di via in Selci, che, lo scorso Febbraio, aveva eseguito il sequestro anticipato del patrimonio di Musci su richiesta della Procura della Repubblica.
Il procedimento di prevenzione e la confisca sono scattati basandosi sull’accertata pericolosità sociale della vittima, e sul fatto che non svolgesse alcuna attività lavorativa, ma che in realtà aveva a disposizione beni immobili, mobili e denaro contante sproporzionati rispetto al reddito percepito e dichiarato, tanto da far ritenere che tali beni costituissero il provento o il reimpiego di attività illecite.
I beni confiscati agli eredi di Roberto Musci riguardano la villetta dove l’uomo risiedeva in regime di arresti domiciliari, 57 mila euro in danaro contante occultati in alcune intercapedini nell’ abitazione e vari oggetti preziosi, il tutto per un valore complessivo stimato di circa 500.000 euro.