Questa mattina il presidente ucraino Zelensky ha parlato in videoconferenza a Montecitorio, di fronte alle camere riunite e al governo. L’ennesima “tappa” del suo “tour” per i parlamenti occidentali, a perorare la causa ucraina. Scelta avallata dai nostri governanti per suscitare ulteriormente uno spirito bellicista nei paesi che stanno facendo subire al popolo ucraino i costi dello scontro internazionale con la Russia.
Molto preoccupante è stata la risposta di Draghi, che sebbene si sia provato a spendere contro nuove sanzioni come chiede il suo corrispettivo in collegamento, ha ribadito l’impegno bellico italiano con l’aumento dell’invio di armi ed equipaggiamenti.
Governo dei migliori…
Il governo “dei migliori”, dopo la gestione fallimentare della pandemia, getta il paese persino nella guerra con tutte le conseguenze economiche che ne derivano. Ma il rischio qui è addirittura quello della guerra nucleare.
Per fortuna non tutti sono allineati con questi guerrafondai. Lo abbiamo visto con i sondaggi e con le piazze dello scorso fine settimana, ma lo si è visto pure in Parlamento. Tra i nomi di chi è in disaccordo i media si dimenticano le parlamentari di ManifestA, che continuano sulla strada di un’opposizione coerente a tutte le politiche governative.
Il movimento contro la guerra che sta rinascendo continua a dirlo con chiarezza, NOI NON CI ARRUOLIAMO!
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