«Quando ammazzarono per decreto le quattro banche dal governo dissero che lo facevano per salvaguardare lavoratori, risparmiatori e accesso al credito. Ma, soprattutto, senza costi per i contribuenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: migliaia di persone private dei loro risparmi, almeno 1 miliardo di costo fiscale per lo Stato e 1,7 miliardi in carico a CDP, credito calante e ora 1.569 esuberi entro il 2020. Unica a guadagnarci è UBI Banca, che acquisisce gratis il mercato di tre banche ripulite con soldi pubblici delle perdite causate da gestioni dissennate. Un vero disastro, che da solo basterebbe a mandare a casa e per sempre tutti quelli che l’hanno voluto e votato». Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana-Possibile Giovanni Paglia, componente della commissione Finanze di Montecitorio.
