La notizia dell’acquisto da parte del Comune di Roma delle case di Via Bibulo è ossigeno, ancor di più perché viene riconosciuta una lotta ventennale nata col DAC proseguita con ACTIon diritti in movimento e terminata con il sindacato inquilini Asia.
Casa è democrazia
Casa è democrazia: e se Roma ha mantenuto una minima dignità è grazie ai movimenti per il diritto all’Abitare che con coraggio hanno sempre resistito agli speculatori di cui la nostra amata città è piena. Malfattori in doppio petto che grazie alla rendita fondiaria hanno gozzovigliato all’ombra di una politica spesso collusa e compiacente.
Poco fa ho telefonato a Sandro Medici, ex presidente del VII municipio (all’epoca X), perché a lui va il merito da amministratore e da compagno di aver spinto più in là l’orizzonte forzando la norma, disobbediendo, costruendo processi di giustizia sociale e riconoscendo le lotte come costituenti.
Quando ci hanno portato in tribunale
Quando ci hanno portato in tribunale, imputati alla sbarra accusati di associazione a delinquere per le occupazioni di Action lui era con noi, sempre. Senza se e senza ma.
Se oggi abbiamo raggiunto questo obiettivo, come città, una parte del merito è sua.
Ma questa è la storia anche di una comunità di famiglie e singolə che, attraversando mille difficoltà, non si sono fatte dividere: hanno rifiutato buonuscite economiche e svolte personali per resiste e vincere insieme. E ce l’hanno fatta.
Alessandro Luparelli è riuscito a completare una battaglia importante finalizzandola con il voto in consiglio comunale e aprendo un precedente importante: possiamo riacquisire patrimonio invertendo la rotta in un paese fermo al 3% di edilizia popolare.
Alla maggioranza capitolina il merito di aver fatto un passo importante, innovativo.
Adesso riscriviamo una pagina nuova delle politiche abitative, riprendiamoci pezzi di città e restituiamoli all’interesse pubblico.
Luca Blasi – Responsabile nazionale diritto all’Abitare Sinistra Italiana