ANGUILLARA – ACQUA E ARSENICO: CONSEGNATO AI CARABINIERI UN ESPOSTO-DENUNCIA



Sabato 23 Febbraio mattina una delegazioni di cittadini ha consegnato ai Carabinieri di Anguillara l’esposto-denuncia per accertare le responsabilità delle amministrazioni comunali e del Governo della Regione Lazio che dal 2003 non sono intervenute come necessario sulla questione arsenico, e che qui alleghiamo.
L’esposto segue i risultati degli incontri pubblici del Comitato per l’acqua pubblica. Nell’ultimo incontro del 16 febbraio, così come nel precedente, la sala era piena di cittadini attenti e interessati a continuare a chiedere il rispetto del diritto all’acqua potabile, e a individuare le misure necessarie per raggiungere l’obiettivo. Nella seconda assemblea pubblica “Acqua all’arsenico: che fare?”, si è discusso sulla necessità di continuare a fare informazione sull’acqua, perché diverse persone ancora non conoscono il problema. Il Comitato ha scritto e già consegnato delle lettere ai medici del territorio, chiedendo la loro collaborazione per un’informazione corretta e diffusa dei rischi sulla salute che realmente ci sono a causa d’assunzione d’arsenico e fluoro attraverso l’acqua distribuita nel nostro territorio; inoltre, si sono rese disponibili delle persone per la distribuzione nei prossimi giorni di una lettera informativa ai cittadini preparata dal Comitato Acqua Pubblica.
Il Comitato ha presentato in sede assembleare un esposto alla Procura della Repubblica, al fine di  accertare le responsabilità delle diverse amministrazioni comunali e del Governo regionale del Lazio che dal 2003 si sono susseguite senza programmare un intervento strutturale sul servizio idrico, senza informare i cittadini e distribuire acqua potabile per tutelare la salute pubblica. E’ stata presentata anche una  lettera al Prefetto per chiedere un suo intervento per garantire ai cittadini di Anguillara Sabazia l’accesso all’acqua potabile in quantità di almeno 5-6 litri giorno a persona, come indicato  dell’Istituto Superiore di Sanità, e chiedere un’informazione corretta e diffusa della situazione che i cittadini stanno subendo.  In sede d’assemblea i cittadini hanno potuto firmare i due procedimenti.
Altro tema affrontato è stato quello dei risarcimenti economici  e/o rimborso delle bollette del servizio idrico attraverso due possibili procedure: la class-action, con l’assistenza delle associazioni dei consumatori, oppure attraverso il Giudice di Pace. Come Comitato si sta proponendo, a livello giuridico e legale, la possibilità di poter convogliare gli eventuali rimborsi in un fondo comune che dovrà essere vincolato ad una progettualità di riqualificazione del nostro sistema idrico integrato.
La partecipazione dei cittadini è stata  attiva, concreta e propositiva, elementi importanti per poter proseguire in questo percorso di consapevolezza e condivisione per una progettualità che dia risposte concrete al grave problema della potabilità dell’acqua e a tutela della salute pubblica.
La presenza di una parte dell’amministrazione e gli  interventi che più volte il  Sindaco ha voluto fare, hanno creato ulteriore imbarazzo ed incredulità nel percepire come si stia muovendo senza una programmazione precisa, ma in modo del tutto estemporaneo ed improvvisato. A dimostrazione di ciò, è stato eclatante come il Sindaco, nella nostra prima assemblea del 26 gennaio, abbia annunciato la deliberazione e pubblicazione di un bando per due impianti di osmosi inversa (per i pozzi di Colle Biadaro e di Ponton Dell’Elce), presentandoli come una soluzione concreta ed immediata da parte dell’amministrazione comunale, soluzione consigliata da esperti e che permetteva di risolvere il problema arsenico e fluoro entro tre mesi. Viceversa, il 16 febbraio, nella nostra seconda assemblea, lui stesso ha preannunciato l’annullamento del bando per i due dearsenificatori, poiché l’amministrazione stava valutando un’altra tecnologia d’intervento con gli idrossidi di ferro.  Ci chiediamo: perchè questo annullamento di bando? su quali basi si sta valutando una tecnologia rispetto ad un’altra? chi sono gli esperti di riferimento che stanno assistendo la nostra amministrazione in questa scelte? all’interno di quale progettualità più complessa si collocano questi investimenti?
Chiediamo, ancora una volta, all’Amministrazione di definire finalmente una programmazione nel breve-medio periodo che consenta di assumere anche misure immediate per l’emergenza, evitando iniziative improvvisate, e di fornire adeguata e tempestiva informazione tecnica ed economica sulle scelte adottate.
Il Comitato prosegue per la sua strada di informazione alla cittadinanza dando appuntamento ad un prossimo incontro per discutere in merito agli interventi necessari per ristrutturare il servizio idrico ed alla prosecuzione delle iniziative intraprese – verso magistratura e prefetto e per una class-action.

Comitato Acqua Pubblica Anguillara Sabazia [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7460/” title=”7460″]

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