CANALE MONTERANO – GIANLUCA DI PIETRANTONIO PRESENTA LA LISTA “CAMBIA CANALE”



Tra meno di due settimane gli elettori di Canale Monterano, insieme a quelli di Anguillara Sabazia, Trevignano Romano e Oriolo, saranno chiamati alle urne per esprimere la preferenza sui candidati proposti in vista del rinnovo delle amministrazioni. Gli spazi destinati alla promozione delle varie liste, ormai stracolmi di manifesti, e i numerosi incontri tra la cittadinanza e i potenziali nuovi amministratori, sono il segnale inequivocabile che la campagna elettorale è entrata ormai nel vivo della competizione.
Sabato scorso nella sede della Riserva naturale di Monterano il turno di contatto con i residenti è toccato alla lista “Cambia Canale”, capitanata da Gianluca Di Pietrantonio. Il candidato sindaco proposto dal circolo locale del Popolo della Libertà, e appoggiato dalla federazione dei Cristiano Popolari, da La Destra e dalla lista Renata Polverini, ha presentato il programma che “andrà a cambiare il volto del paese sotto molto aspetti”.
“Nelle campagne elettorali di solito si usa il verbo faremo, noi oggi diciamo saremo – ha detto Di Pietrantonio  –  perché ci sentiamo forti della certezza che ognuno di noi è motivato dal buon senso e dalla convinzione che questo paese ha bisogno di un cambiamento”.  Un cambiamento che secondo il candidato sindaco parte “dall’ascolto delle persone che nel paese ci abitano”  con l’istituzione “dell’Ufficio relazioni con il pubblico” e i “comitati di frazione per una migliore interazione con gli abitanti di Montevirginio”. Di Pietrantonio ha illustrato il programma di sviluppo per Canale articolato su vari settori, dall’urbanistica e lavori pubblici, al turismo, cultura e sport, alla pubblica istruzione e politiche giovanili, alla terza età, alle energie alternative, allo sviluppo economico e occupazionale, alla sicurezza e sanità.
“Bisogna adeguare le strutture alle nuove esigenze abitative ed al relativo aumento del traffico automobilistico – ha proposto il candidato sindaco – entrare nei canali pubblicitari e mediatici nazionali ed internazionali per la promozione del territorio, collaborare con le istituzioni scolastiche per implementare la didattica e la formazione, rendere fruibili e sicure strutture e infrastrutture scolastiche, realizzare un parco giochi e avviare progetti a favore dei giovani, far partecipare gli anziani alla vista sociale del paese attraverso attività che risaltino la loro esperienza sia di vita che di professione, predisporre energie solari e mini eolico dove possibile, promuovere l’occupazione e lo sviluppo economico attraverso la rivalutazione delle risorse, incentivando e supportando l’artigianato e l’imprenditoria in genere, le aziende agricole, gli allevamenti e le produzioni tipiche locali”.
 “La  sicurezza qui a Canale è un grosso problema – ha continuato Di Pietrantonio –  non abbiamo la stazione dei carabinieri e ci sono solo due vigili urbani che svolgono lavoro ordinario, potrebbero essere coadiuvati da ausiliari individuati tra persone che hanno una attività lavorativa ridotta e inoltre dobbiamo entrare in rete con altre forze di polizia”. Per quanto riguarda la sanità, il capo lista di “Cambia Canale” ha proposto l’intervento “di alcune associazioni onlus dotate di camper mobili” quali erogatori di servizi di prevenzione e la prestazione di analisi “che normalmente sono lente e costose, dal Comune avrebbero solo la fornitura di energia”. 
Alla Riserva naturale di Monterano è stato dedicato ampio spazio non solo da Gianluca Di Pietrantonio, ma anche da Renato Sodano, candidato nella lista Polverini alle scorse regionali e profondo conoscitore del territorio. “A che serve una riserva naturale se poi non può essere accessibile, all’interno non  c’è proprio niente, è arida, è una cosa che sta lì e non si tocca, finisce per essere solo quattro erbacce – ha detto Sodano. “La serie di attività che noi proponiamo all’interno  – ha ribadito Di Pietrantonio – la faranno diventare un polo di attrazione per il turismo con un beneficio per l’intera comunità”. “Tutte le persone con le quali ho parlato si sono dimostrate scontente della condizione  in cui versa Canale – ha aggiunto Sodano – però non ho sentito nessuno arrabbiato, quasi fossero tutti avvolti da uno spirito di rassegnazione”.
“Voi siete una squadra pulita, trasparente e vi presentate con una motivazione forte che è quella di cambiare radicalmente lo stato attuale di Canale – è intervenuto  Roberto Rastelli, commissario dell’Agenzia regionale per la mobilità della Regione Lazio (Aremol) – sarà sicuramente un impegno che porterete avanti, così come sta facendo la Polverini nel gravoso onere di guidare una Regione che era stata ridotta ai minimi termini, nei palazzi della Regione Lazio vi era una rassegnazione da parte dei dipendenti e una faciloneria nel valutare gli atti amministrativi, così come  una disattenzione consolidata delle spese, veramente indescrivibile. Voi siete uno dei pochi comuni – ha aggiunto – che ha portato avanti la campagna elettorale sotto un simbolo di partito, il Popolo della Libertà, perché quest’anno c’è stata una moltiplicazione delle liste civiche che molto spesso nascondono coloro i quali cercano di uscire dalla porta e rientrare mascherati dalla finestra per portare avanti i loro impegni, per dirla in maniera elegante”.
Un forte attacco alle liste civiche è giunto anche dal coordinatore del circolo locale PdL, Vittorio Massafra. “Canale Monterano è stato per 40 anni un feudo della sinistra e oggi in una lista nostra concorrente ci sono addirittura due sindaci uscenti che per dieci anni ciascuno hanno governato il paese. Io penso che le liste civiche nascondano ipocrisia – ha detto – nell’ultima campagna elettorale l’attuale sindaco si spacciava a Montevirginio per l’unico rappresentante della destra, poi si è iscritto al PD ed è diventato rappresentante della sinistra. Credo inoltre che un dottore con 1300 assistiti non si dovrebbe presentare in un paese di 3200 votanti, se lo fa in una città è comprensibile, ma in un piccolo paese di 4600 residenti fa la differenza ed è scorretto. Una lista civica – ha concluso Massafra –  dopo cinque anni si presenta di fronte agli elettori per essere giudicata nel bene o nel male del suo operato a differenza della lista politica dove ogni giorno ha qualcuno che controlla quello che sta facendo, perché se non c’è il politico locale c’è quello più in alto, e il cittadino si può rivolgere ad un referente per rappresentare la sua capacità di critica e di contributo, cosa che non è possibile fare con una lista civica”.
Comunque al di là delle critiche e delle polemiche innescate all’interno dell’attuale campagna elettorale rimane il fatto che su un totale di 14 liste in competizione per il governo dei quattro paesi, solo due hanno una connotazione partitica determinata, Anguillara Sabazia e Canale Monterano con il logo del Popolo della Libertà, mentre le restanti sono tutte civiche. Un dato che fa riflettere e che richiede risposte precise non solo da parte dei candidati, ma anche dagli elettori.

Iris Novello

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