ANGUILLARA ELEZIONI – DOPPIO HANDICAP PER LA CANDIDATA MARIA MESSENIO



Prima di dare la parola alla candidata Maria Messenio, cerchiamo di ricollegarci al nostro articolo relativo alla nascita del Comitato Cittadino (vedi QUI nostro articolo di riferimento) e di ripartire dagli accadimenti delle ultime settimane che hanno portato prima alla formazione di una lista che avrà l’appoggio del Comitato, e poi ai fatti che hanno determinato una prima esclusione della lista e la sua successiva riammissione con sentenza del Tar del Lazio.
Dottor Nizza, c’eravamo lasciati con il presupposto che avreste sondato quale formazione avrebbe avuto il vostro sostegno e come ultima ratio una vostra eventuale scesa in campo.
“Secondo gli intenti del Comitato, abbiamo interloquito con tutte le forze politiche per individuare una possibile collaborazione. Purtroppo abbiamo riscontrato come  le persone da noi preposte a tenere questi contatti anziché lavorare in questa direzione hanno invece lavorato per creare dei propri spazi di carattere negoziale; hanno in altre parole lavorato pro domo loro facendo così venire meno quello che era il mandato istituzionale ricevuto dal Comitato. Il collegio dei garanti, incaricato di verificare se fosse giusto andare a fare trattative con liste che si presentano alle elezioni e contemporaneamente offrire a queste liste la propria candidatura, ha ritenuto fossero venuti a mancare i necessari presupposti di collaborazione con sette persone iscritte al Comitato e ne ha decretato l’espulsione; gli espulsi hanno dato seguito a questa decisione collegiale spedendo  lettere di dimissioni tutte uguali nel testo come a confermare una sorta di ‘direzione d’orchestra’”.
Tutto ciò avviene a  due settimane dalla data di scadenza per la presentazione delle liste. Come avete potuto quindi riunire candidature in così breve tempo?
“I fatti sopradescritti avvengono purtroppo sotto data costringendoci ad affrettare i tempi. Fortunatamente c’erano state già precedentemente delle richieste, degli impulsi di comporre una lista che tuttavia all’inizio avevamo frenato. Essendo stata l’adesione al comitato  molto più ampia di quanto potessimo prevedere e soprattutto con una forte richiesta che noi si presentasse  una lista, siamo riusciti a farla sviluppare pur se in numero leggermente ridotto di candidati. Avevamo qualche possibile rappresentante che però avendo la residenza fuori di questo comune non ha avuto il tempo di fare arrivare il suo certificato elettorale. Sono pertanto restati fuori quei candidati che avrebbero potuto portare a sedici la lista proprio a causa della ristrettezza dei tempi”
Avevamo accennato ad una vostra iniziale ricerca di collaborazione. Possibile che con quattro liste con strategie diverse voi non abbiate trovato concomitanza di intenti con nessuna?
“Se collaborazione vuol dire negoziare sulle poltrone o ancora peggio adeguarsi agli schemi degli altri, è evidente come ci siamo visti a dover rifiutare  perché se si deve cambiare modo di affrontare le cose attraverso un discorso più consensuale bisogna innanzi tutto cambiare anche il metodo. Ed è proprio questo che ci ha spinto a comporre e presentare una lista civica apartitica”.
A proposito di presentare, cosa è accaduto in Comune che in un primo tempo vi impedisce di rappresentare la quinta candidatura alle prossime elezioni?
“Secondo noi è stata travisata la legge elettorale per cui ci siamo visti  respingere alle ore 11,15 la presentazione della nostra lista, cosa che ci ha obbligato a richiedere l’intervento dell’Arma a tutela dei nostri diritti.
A questo punto le maliziose insinuazioni relative all’incapacità di seguire la normativa da parte di chi si candida  governare una città vengono a cadere. E’ così?
“Non solo siamo stati capaci ma a differenza di altri episodi di contestazioni elettorali, il nostro ricorso è stato accettato dal Tar che ci ha dato immediatamente ragione. Allo stato attuale abbiamo anche chiesto di verificare se esistano i termini di falso ideologico e abuso d’ufficio. Non crediamo giusto limitare il diritto di chi concorre alle elezioni amministrative per cui valuteremo in una fase successiva alle elezioni i diversi aspetti giuridici che penso permetteranno delle azioni in campo civile per la richiesta di un eventuale risarcimento del danno da parte della lista  che secondo noi è stata danneggiata da un funzionario del Comune. E’ comunque evidente al momento, come  la corsa della lista civica di Maria Messenio parta in condizioni svantaggiose”.

Anche se sostanzialmente con tempi molto rapidi, la sentenza del Tar del Lazio che riammette la quinta lista, non può in ogni caso concederle lo stesso numero di giorni che hanno avuto le altre liste per svolgere la campagna elettorale. Se si aggiunge il ridotto numero di candidati che supportano la candidatura di Maria Messenio, risulta evidente a tutti come la corsa di questa lista sia a tutti gli effetti ‘una corsa ad handicap’.
Non sembra comunque farne un dramma la candidata a sindaco quando le chiediamo: A quale percentuale di consensi contate di arrivare?
“Noi vinceremo – ci risponde la Messenio – se non avessimo questa convinzione non ci saremmo presentati”.
Una risposta bruciante che tuttavia sembra dirla lunga sulla determinazione di questa signora che dal 1979 risiede nel Comune di Anguillara.
Al di là del numero dei progetti contenuti nel programma elettorale, la cosa più difficile sta nel reperire i fondi necessari alla realizzazione degli stessi E’ così?
“E’ chiaro che noi sappiamo come reperire le risorse necessarie, è stata la premessa nella stesura del nostro programma; i vari punti dello stesso sono stati elaborati in funzione della reperibilità dei fondi per la fattibilità di progetti concreti e non solo al fine di enunciare delle idee. Qualunque giovanotto che frequenta FB è in grado di proporne mentre per noi è stato vincolante trovare la soluzione ai diversi problemi e non semplicemente mettere giù un elenco di chiacchiere. Proprio avere le soluzioni, contrariamente ad altri che sembrano non disporne, ci ha stimolato a partecipare a questa impresa”.
Inserendovi nella competizione per ultimi, quando le cose sembravano essersi già assestate, vi porta a chiedervi a quale degli altri schieramenti darete più noia nella ricerca di elettori?
“Crediamo che l’intelligenza del cittadino gli permetta di valutare i singoli candidati per cui non crediamo che andremo  a togliere voti a questo o quello schieramento. Sappiamo che c’è molta gente che non avrebbe votato così come ce n’è che aspettava di poter fare una scelta diversa. Probabilmente potremo contare  sui consensi di un elettorato trasversalmente spalmato su più di una singola lista. C’è da sottolineare che i primi riscontri evidenziano un alto indice di gradimento sia nei confronti della nostra lista che del nostro programma. I nominativi in lista non appartengono per storicità a schieramenti politici conclamati per cui è veramente difficile calcolare quale avversario vedrà scemare più di altri il numero dei consensi a nostro vantaggio”.
C’è un evidente incremento di liste civiche sul territorio. E’ possibile vedere questo fenomeno come una sorta di accorciatoia verso la gestione del potere?
“Per quanto riguarda la mostra lista abbiamo tenuto a puntualizzare come la stessa sia assolutamente apartitica: chiaramente ognuno di noi al suo interno ha le sue idee, o si riconosce magari all’interno di un colore politico. L’ideale, se proprio vogliamo definirlo così, che ci tiene uniti è soltanto l’intento per il bene comune: possono esserci provenienze da qualunque partito ma alla fine siamo tutti  finiti per convergere su un obiettivo comune. I nostri interlocutori di questi giorni ci chiedono la garanzia che non abbiamo partiti alle spalle perché non si riconoscono più nei partiti tradizionali. Questo credo sia il motivo per cui si formano le liste civiche, quelle vere non quelle apparentemente ripulite dei simboli partitici che comunque spesso compaiono in dimensioni ridotte come se fossero motivo di vergogna.
La nostra decisione di scendere in campo è dipesa anche dalla volontà di distinguerci e dissociarci da immagini partitiche che alcuni membri del Comitato Cittadino invece volevano darci. Volendo avremmo potuto coalizzarci o addirittura farci assorbire da qualcuno così come ci è stato chiesto. Il nostro riferimento sono i cittadini e non i partiti politici”.
La vostra campagna è compressa in tempi diversi da quelli che hanno avuto a disposizione i vostri avversari: Come ritenete di poter accelerare?
“Faremo certamente una presentazione pubblica della nostra lista che finora per la cittadinanza è stata una cosa quasi astratta. Stiamo invece ancora considerando l’eventualità di non produrre materiale cartaceo per non invadere la città con manifesti o altro materiale promozionale elettorale”.
Tra le diverse priorità, possiamo individuare la più importante per la Sua lista?
“Diciamo che per il cittadino ce n’è più di uno, tuttavia la gestione della raccolta dei rifiuti e il problema dell’arsenico nell’acqua credo siano assolutamente prioritari. Non condivido, e con me la cittadinanza, il contratto di nove anni che ha stipulato il Comune, ci siamo infatti ritrovati davanti ad una decisione presa senza la possibilità di poter dire la nostra. La situazione dell’arsenico è sanabile e noi abbiamo già elaborato un progetto con soluzione a breve termine”.
Un conto sono i sogni e un conto i progetti realizzabili. Si sente parlare di progetti per soddisfare un turismo a cinque stelle. Pensa sia possibile trasformare quello mordi e fuggi di oggi in uno più elitario per il territorio di Anguillara che attualmente è priva di strutture ricettive di prestigio?
“Ci dobbiamo chiedere perché la gente dovrebbe venire ad Anguillara. Finora il problema del turismo non è stato affrontato, lo si è soltanto distrutto. Per costruire bisogna creare una consapevolezza e quindi il primo elemento su cui lavorare è quello relativo alla figura dell’operatore turistico. In un paese a vocazione turistica qualunque elemento ne faccia parte, dal vigile urbano all’edicolante, dal commerciante al semplice cittadino, tutti dovrebbero considerarsi operatori turistici. Bisogna creare quella cultura turistica che ancora non esiste, spiegare che cosa vuole dire turismo e improntare  tutta una serie di scelte che devono essere in funzione dello sviluppo turistico. Stiamo parlando di un seme che non si può pretendere dia i suoi frutti in tempi brevissimi e chi dice il contrario non può essere credibile”.
Signora Messenio che cos’è per Lei la credibilità?
“Noi la credibilità l’abbiamo già ottenuta, non siamo scesi a compromessi, non ci siamo fatti ingoiare dal sistema, siamo riusciti ad ottenere giustizia. La competenza dà credibilità così come la concretezza del programma e la mancanza di interessi personali. La giusta gestione della macchina amministrativa permette poi di arrivare alla realizzazione dei progetti. Progetti che si devono seguire secondo le priorità ma senza dimenticare quelli che ne hanno una minore, con la piena collaborazione attiva della cittadinanza”.
Il degrado è battibile?
“Assolutamente sì, evitando  compromessi, disinteresse, indifferenza, non dando spazio alla ricattabilità; lo stesso vale per gli abusi edilizi naturalmente, molti dei quali credo siano sanabili. Invece di usare atteggiamenti punitivi credo che lo snellimento delle procedure possa condurre a trovare una linea di condotta che aiuti il cittadino ad uscire da uno stato di impasse con soluzioni ottimali per tutti. Certo c’è da classificare diversamente un abuso per necessità da quello per lucro”.
Un’ultima battuta sui componenti della Sua lista?
“Nessuno di noi soffre di personalismi né di bisogno di sentrirsi realizzato in politica. Vogliamo concretizzare i nostri progetti perché Anguillara possa stimolare le persone a venire, eliminando quei problemi che oggi vengono risolti come emergenze senza pianificazione nel solo tentativo di far vedere che qualcosa si sta facendo. Sono solo soluzioni temporanee di cui il cittadino è stanco da tempo. Vogliamo dare risposte concrete a chi ha creduto nello sviluppo di certe potenzialità che invece non si sono mai realizzate e soprattutto vogliamo dare un esempio ai giovani che saranno la prossima classe dirigente e che oggi non sembrano particolarmente interessati. Noi siamo già riusciti a dimostrare loro che la legalità e i diritti vincono sempre”.

Renato Magrelli

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