TREVIGNANO – RITROVATO DAI SOMMOZZATORI DEI CC IL CORPO DELLO SVENTURATO SUB



Le ricerche interrotte ieri sera sono riprese questa mattina sin dalle ore 08,00. Sommozzatori dei Carabinieri e quelli dei Vigili del Fuoco hanno continuato ad alternarsi nelle ricerche finché verso metà giornata è stato finalmente individuato a poco meno di quaranta metri di profondità e a poco più di cento metri dalla spiaggia il corpo senza vita dello sfortunato subacqueo.
Data la difficoltà dovuta alla scarsa visibilità e soprattutto alla profondità cui si effettuavano le ricerche, questa mattina è stata fatta intervenire anche una speciale unità dei Vigili del Fuoco che utilizza uno speciale macchinario denominato R.O.V. dotato di una telecamera in grado di ispezionare fondali anche in condizioni estremamente difficili (foto gentilmente fornite da Claudio Mei). Un’apparecchiatura dalla gestione piuttosto complessa soprattutto se si pensa che il suo peso rasenta i settecento chili ma che in compenso è in grado di arrivare fino a trecento metri di profondità.
Il ponton boat dell’Hydra su cui era stato caricato la voluminosa attrezzatura ha cominciato ad operare nella zona verso mezzogiorno ma sono stati più fortunati i sommozzatori dei Carabinieri che alle 13,00 circa hanno potuto posizionare un paio di galleggianti con un significato che da riva è stato subito chiaro quale indicazione del ritrovamento del corpo.
Alle 15,30, superate le inevitabili pratiche tecnico/burocratiche, dalla spiaggia si staccavano due imbarcazioni dei Carabinieri e la lancia del Dnem che raggiungevano i galleggianti e iniziavano le operazioni di recupero complicate, come se non bastasse, da diverse imbarcazioni che ignare della tragedia si erano avvicinate oltre misura alle due boe.
Solo verso le 16,15 il corpo è stato portato a riva e caricato sul furgone della polizia mortuaria. Inevitabili sulla strada chiusa al traffico, gruppetti di gitanti la cui curiosità era stata attratta da un tale spiegamento di mezzi.
Errore umano, tragica fatalità, malore? Lo accerterà l’Istituto di medicina legale di Roma dove la salma è stata trasferita. Una consolazione, forse molto magra, ma grazie all’intervento  congiunto  dei CC, dei VVFF, del Dnem e dell’Hydra Ricerche, almeno la famiglia dello sventurato sub avrà un corpo da poter seppellire.

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4624/” title=”4624″]

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