LADISPOLI – GANDINI: “ARDITA NON INFANGHI LA FESTA DEL QUARANTENNALE”



COMUNICATO STAMPA

“Ardita non infanghi la festa di Ladispoli”

“Come al solito il consigliere Ardita non ha capito nulla dello spirito dell’iniziativa varata dall’amministrazione comunale. Ed oltretutto dimostra poca dimestichezza con numeri, cifre e bilanci”.
Il presidente del Comitato per la celebrazione dell’Autonomia, Amico Gandini,  ha così replicato alle maldestre accuse piovute dall’ex esponente del Popolo delle libertà che aveva lanciato accuse ingiuste e confusionarie alle celebrazioni per i 40 anni dell’autonomia comunale di Ladispoli.
“Credevamo di aver assistito a tutte le performance possibili da parte del consigliere Ardita – ha proseguito Gandini – ma non potevamo immaginare che si scagliasse anche contro la sua città. Spargere veleni ed immotivati sospetti contro la festa del quarantennale di Ladispoli dimostra ancora una volta lo scarso amore che l’esponente del Centro destra nutre nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto. Se Ardita guardasse oltre il proprio naso, si renderebbe conto che la sua voce è l’unica fuori dal coro e scoprirebbe che la popolazione sta partecipando in modo massiccio ed entusiasta alle celebrazioni, avendo riscoperto quelle radici e quello spirito di identità che tutti anelavamo da anni. Come ha detto all’apertura dei festeggiamenti anche l’assessore regionale Cetica, che se non andiamo errati è della stessa parrocchia politica di Ardita, Ladispoli ha bisogno di ritrovare la propria storia e lo spirito di appartenenza la cui mancanza in passato ha creato non pochi danni. L’amministrazione comunale sarà sempre lieta di tagliare nastri per inaugurazione di opere pubbliche ed eventi che coinvolgono la popolazione per ribadire come la nostra città sia in movimento e la classe politica non sia arroccata nel palazzetto comunale. Se Ardita si decidesse a svolgere il proprio mandato di eletto dal popolo invece di propalare demagogia a basso livello, si renderebbe conto che la festa del quarantennale è stata soprattutto un messaggio per le nuove generazioni che hanno aderito in massa, tanto che ogni giorno la sala consiliare è gremita di alunni delle scuole che hanno riscoperto la storia di Ladispoli. Immortalata anche da due libri sulle origini e lo sviluppo della città, grazie ad autori come Corrado Melone, Paola Solaroli Moretti, oppure la monografia su torre Flavia ed il testo sulla storia del comune.  Riguardo alle presunte spese allegre – ha continuato Gandini – tutta la manifestazione è costata alle casse del comune solo 40.000 euro, ovvero 1 euro a cittadino. Gli altri 30.000 euro sono stati donati da cittadini che amano la loro città molto più di lui ed utilizzati per la pubblicazione dei libri. E’ altresì singolare che ci si chieda perché Ladispoli abbia festeggiato i 40 anni. Chi vive ed è stato eletto qua, ben dovrebbe conoscere le mutazioni e la crescita demografica, sociale e multietnica che la nostra città ha attraversato dal 1970 ad oggi. Una crescita che rappresenta un punto di partenza che è veramente avvilente veder sporcato da commenti ed illazioni fuori luogo. Ladispoli cresce e migliora a vista d’occhio. Qualcun altro invece no. Tra due anni probabilmente si scriverà la parola the end. Ma per chi non ha saputo svolgere al meglio il mandato popolare degli elettori”.

L’Ufficio stampa Ladispoli

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