ANGUILLARA – TEMPO SCADUTO



Se è vero quanto recentemente affermato dal portavoce Udc Antonio Flenghi  a proposito del paventato dissesto finanziario, domenica 12 us sono scaduti i termini imposti dal TAR del Lazio per il saldo dell’ormai famoso “debito  Crucianelli”.
A noi comuni mortali non è dato di sapere su quali basi il Comune abbia cercato di risolvere il problema che gli competeva perché a detta del primo cittadino, con la segretezza dei colloqui si è voluta evitare qualunque turbativa. L’unica notizia trapelata (e documentata) è quella dell’offerta di 800 mila euro a firma del dottor Matteo Rovelli che a quanto pare (vedasi lettera acclusa all’ultimo comunicato dell’UDC) è stata rigettata (chissà mai perché…) dalla creditrice Lidia Crucianelli per bocca del suo legale di fiducia in data 27 gennaio ca.
Per quanto sopra, il pericolo di “turbative popolari” sembra essere quindi cessato ma intanto resta impossibile cercare di capire a cosa andremo incontro se, come più volte paventato, si dovesse andare al dissesto finanziario visto che gli spazi di manovra per evitarlo ormai sono veramente pochi.
Prepariamoci al peggio e soprattutto prepariamoci ad accollarci l’onere di pagare materialmente i debiti lasciati da alcune amministrazioni non tutte precisamente degne di questo nome. Ma allora prepariamoci anche a far legalmente “giustizia degli autori” del misfatto che siamo chiamati a sanare con le nostre tasche.
Qualcuno, probabilmente più o meno trasversalmente interessato, mira a coprire sotto una coltre di neve (ma sì, restiamo in tema) le responsabilità individuali dei suddetti autori con la scusa che gli “errori” si sono protratti, nel tempo e nelle decisioni, in maniera più che bipartizan. Questi suggeritori evidentemente non hanno nessuna pratica del mondo del lavoro all’interno del quale le responsabilità si pagano prima o poi, e spesso anche duramente.
Chiedere una “democratica giustizia” non ha nulla a che vedere secondo noi con il “giustizialismo spiccio”, e oltre a salvaguardare il nostro diritto di conoscere la vera verità, servirà anche e soprattutto a salvaguardare il buon nome di chi, anche all’interno delle Amministrazioni responsabili di questo immenso danno economico, ha invece operato con serietà e professionalità.
Per questo noi non ci stancheremo di sollecitare la composizione di una Commissione che, analizzando l’evolversi dei diversi accadimenti e relative assunzioni di decisioni, possa compiutamente battezzarne le singole responsabilità.
Nei confronti di queste ultime inoltre, ci piacerebbe anche conoscere quali vie legali siano poi percorribili dal Comune e dai cittadini, questi ultimi colpevoli solo di essere residenti in un Comune con precedenti operativi non proprio integerrimi vista e considerata la voce “debito fuori bilancio” che si ritrovano tra capo e collo.
Il motivo fondamentale tuttavia che ci spinge a chiedere una Commissione di inchiesta sulle suddette responsabilità individuali, non è tanto orientato solo al passato, quanto e soprattutto al prossimo futuro. Se è vero infatti che ci sono ulteriori pericoli di venire chiamati a pagare altri debiti fuori bilancio, la suddetta Commissione potrebbe magari aiutare gli attuali Amministratori e i futuri a non cadere in ennesime trappole, anche se a pagarne il fio dovessero essere i nostri pronipoti. Chiaro il concetto?

Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/5555/” title=”5555″]

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