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Grottaferrata, rapina a cittadino del Bangladesh con insulti a sfondo razziale: tre arresti

Grottaferrata, rapina a cittadino del Bangladesh con insulti a sfondo razziale: tre arresti

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Su delega della Procura della Repubblica di Velletri, i Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri, che dispone la custodia cautelare nei confronti di tre uomini, due di origini albanesi e uno italiano, gravemente indiziati, a vario titolo, di rapina aggravata. Il provvedimento prevede un arresto in carcere e due arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Le indagini e la ricostruzione dei fatti

L’attività investigativa, condotta attraverso la minuziosa analisi degli impianti di videosorveglianza comunali e l’escussione di testimoni, ha consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che i tre indagati sarebbero gli autori di una rapina avvenuta la notte del 2 novembre 2025 in via Garibaldi, a Grottaferrata, ai danni di un uomo di origini bengalesi di 23 anni.

Secondo quanto denunciato dalla vittima ai Carabinieri della Stazione di Grottaferrata, il giovane, mentre stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata in un locale insieme ad alcuni connazionali, sarebbe stato improvvisamente raggiunto da tre soggetti sconosciuti. Gli aggressori gli avrebbero prima rovesciato addosso un bicchiere di birra e successivamente lo avrebbero insultato con espressioni a sfondo razziale, afferrandolo per il collo e colpendolo con diversi pugni alla testa, anche dopo averlo fatto cadere a terra.

Nel corso dell’aggressione, i tre avrebbero inoltre minacciato la vittima con una pistola e un coltello, per poi sottrargli il portafogli e darsi alla fuga.

Le misure cautelari e i precedenti

Uno dei tre destinatari del provvedimento, per il quale il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere, risulta avere precedenti relativi a condotte analoghe a quella per cui si procede.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, come previsto dall’ordinamento, gli indagati devono ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

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