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Fiumicino, bilancio di previsione 2026–2028, D’Intino: “I primi frutti del risanamento dei conti pubblici”

Fiumicino, bilancio di previsione 2026–2028, D’Intino: “I primi frutti del risanamento dei conti pubblici”

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“Siamo al terzo bilancio e possiamo affermare, senza paura di smentita, che il lavoro di consolidamento dei conti pubblici, iniziato nel 2023, sta dando i primi frutti concreti”. Con queste parole l’Assessore al Bilancio Vincenzo D’Intino ha illustrato i contenuti del bilancio di previsione per il triennio 2026–2028, definendolo un documento capace di coniugare scelte innovative e prudenza amministrativa, all’interno di una visione di città chiara e strutturata.

Una condizione finanziaria solida e scelte strutturali

“Il bilancio di previsione per il triennio 2026/2028 prevede delle scelte e degli indirizzi che definirei rivoluzionari, ma senza incorrere nella tentazione di fare il passo più lungo della gamba. È un documento che sostiene iniziative concrete, inquadrate in una visione di città ben definita”, ha spiegato l’assessore.

“Oggi l’ente può contare su una condizione economico-finanziaria generale sana, perfettamente in grado di supportare il grande sviluppo dei prossimi anni, sia in termini di infrastrutture, di crescita demografica che di richiesta di servizi”.

D’Intino ha sottolineato come il lavoro svolto sia stato caratterizzato da un’analisi approfondita di ogni singolo intervento: “Abbiamo svolto un lavoro di analisi profondo su ogni intervento, in alcuni casi si è addirittura ridotta la disponibilità su alcuni capitoli, senza indebolire il servizio, proprio perché si è visto che razionalizzando alcune spese si potevano recuperare somme da destinare al potenziamento di altri interventi”.

“Inoltre la spesa corrente è aumentata di circa 18 milioni di euro rispetto allo scorso anno, quando avevamo già raggiunto un risultato eccezionale”.

Accantonamenti, riduzione delle imposte e prospettive future

Un passaggio centrale dell’intervento ha riguardato i fondi di accantonamento. “È importante sottolineare che gli 8,5 milioni destinati ai fondi di accantonamento non sono una criticità, ma una scelta di trasparenza e correttezza contabile. Tali fondi, previsti dalla legge, sono proporzionati ai crediti vantati dal Comune, costituiti in larga parte da tributi non pagati”.

L’assessore ha evidenziato come l’intensificazione delle politiche di recupero dell’evasione renda necessario accantonare risorse a garanzia di questo processo: “Una scelta responsabile che in passato non è stata adottata, quando poco o nulla è stato fatto per recuperare le somme dovute alle casse comunali”.

L’amministrazione rivendica quindi un’azione concreta e strutturata, precisando che “al netto degli accantonamenti, restano disponibili ulteriori 10 milioni di euro”. D’Intino ha inoltre ricordato la riduzione dell’IMU sui terreni agricoli e dell’Imposta di Soggiorno, indicando queste decisioni come la rotta tracciata per il futuro.

“La nostra amministrazione può andare certamente fiera di quello che questa maggioranza è riuscita a fare fino ad oggi. Non era così scontato che, dopo aver dovuto ripianare diverse criticità, fortemente incisive sulla gestione delle finanze del nostro comune, si arrivasse a questi risultati”.

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