Domini Web 3.0: Il dominio .eth può sostituire il dominio .com?



Il domaining – l’investimento in nomi di dominio con l’intenzione di venderli a scopo di lucro – è diventato un’attività sempre più popolare negli ultimi due anni. In totale sono stati registrati circa 340 milioni di nomi e si prevede che il mercato globale dei registratori di nomi di dominio raggiungerà oltre 1.000 miliardi di dollari entro il 2027.

I domini decentralizzati costituiscono una parte piccola ma in rapida crescita del mercato globale. Ethereum Name Service (ENS) – il sistema di denominazione Web 3.0 più utilizzato – è sempre stato uno dei progetti di token non fungibili (NFT) più scambiati, attirando giganti del Web 2.0 come Puma e NBA e celebrità come Jimmy Fallon e Paris Hilton.

Persino GoDaddy, il colosso dei domini Web 2.0, ha riconosciuto che le identità Web 3.0 stanno catturando l’attenzione dei domini tradizionali e ha raccomandato ai suoi clienti “registrazioni difensive” come modo per proteggere i domini dei loro marchi.

Ma cosa sono esattamente i domini Web 3.0? Come funzionano? Perché ENS è il più popolare? E, soprattutto, il dominio .eth può sostituire il dominio .com?

Cosa sono esattamente i domini Web 3.0?

I domini Web 3.0 sono servizi basati sulla blockchain che convertono gli indirizzi dei portafogli di criptovaluta in nomi utente personalizzati e facili da ricordare con domini di primo livello (TLD) come .eth, .crypto o .nft.

Ad esempio, invece di copiare ogni volta il maldestro indirizzo del portafoglio, gli utenti possono semplicemente registrare un nome .eth e farlo risolvere a quell’indirizzo. “Invia il denaro a 0x….” diventa “Invia il denaro a tom.eth”. Questo non solo permette agli utenti di ricevere facilmente pagamenti in criptovaluta, ma consente anche di utilizzare la propria identità decentralizzata su diverse piattaforme.

Inoltre, i domini del Web 3.0 sono NFT, ovvero certificati digitali che rappresentano la proprietà di oggetti unici. Ciò significa che i proprietari dei domini come Bitcoin Profit hanno il pieno controllo dei loro domini e possono scambiarli liberamente su mercati NFT come OpenSea o SolSea.

Inoltre, la maggior parte dei servizi di dominio Web 3.0 consente ai proprietari di costruire siti web decentralizzati (dWebs) in cima ai loro domini. A differenza dei domini tradizionali, che vengono registrati utilizzando le informazioni personali, gli utenti possono farlo in modo completamente anonimo.

Diamo ora uno sguardo più approfondito a ENS e a ciò che lo rende il protocollo di dominio Web 3.0 più intrigante.

Il funzionamento interno di ENS

Ethereum Name Service (ENS) è il più popolare protocollo di denominazione Web 3.0 costruito sulla blockchain di Ethereum. L’obiettivo principale di ENS è quello di convertire gli indirizzi dei portafogli di criptovalute, gli hash dei contenuti e i metadati difficili da ricordare in nomi leggibili dall’uomo.

ENS è composto da due smart contract. Il primo smart contract è il registro ENS, responsabile della memorizzazione di dati come il proprietario del dominio, il tempo di caching per tutti i record sotto il dominio e il resolver per il dominio.

Il secondo smart contract è il resolver, responsabile della traduzione dei nomi di dominio in indirizzi leggibili dalla macchina e viceversa (chiamata anche “risoluzione inversa”).

Come nel caso dei domini tradizionali, i proprietari di domini ENS possono anche emettere sottodomini. Con l’imminente rilascio dello smart contract NameWrapper, i proprietari di ENS potranno impacchettare i loro sottodomini in NFT ERC-1155, impostarne i permessi o i diritti e scambiarli sui mercati secondari.

Inoltre, uno degli aspetti più unici di ENS (e più trascurati) è che il suo TLD nativo .eth può essere utilizzato per risolvere non solo gli indirizzi di Ethereum, ma anche quelli di altre catene. Il protocollo supporta oltre 110 blockchain diverse, tra cui Bitcoin, Solana e Dogecoin, e può persino ospitare siti Web 2.0 Domain Name System (DNS).

ENS è anche l’unico servizio di dominio Web 3.0 realmente decentralizzato e governato dalla sua organizzazione autonoma decentralizzata (DAO). Una DAO è un’entità priva di leadership centrale in cui le decisioni sono prese dal basso verso l’alto dai titolari di token della comunità (in questo caso, i titolari di $ENS). Ciò significa che gli utenti di ENS sono immuni dall’autorità centralizzata e hanno sempre il controllo dei loro domini.
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