Così Eduardo Siciliano sulla sua pagina Facebook:
“Io lego la mia presidenza all’approvazione da parte del Parlamento di una legge sull’acqua pubblica che difenda questo bene essenziale e faccia rispettare la volontà popolare espressa dagli italiani col referendum del 2011”.
Così disse qualche tempo fa il presidente della Camera Roberto Fico partecipando a Napoli al convegno Acqua bene comune.
Perfetto, ora che abbiamo in carica il governo dei migliori e il Parlamento praticamente privo di opposizione, cosa stiamo aspettando?
Non vorrei che Draghi gli abbia fatto cambiare idea su quelle azioni “anti-liberiste” necessarie per proteggere i cittadini.
Mancano due anni…
D’altronde, sicuramente il Presidentissimo Mario Draghi, uno dei responsabili della stagione delle privatizzazioni italiane quando era DG del Tesoro, potrà cambiare idea dinanzi alle pressioni del Presidente della Camera Fico, no? Ormai, mancano due anni alla fine della legislatura, le occasioni ci sono state e ci saranno ancora, sarebbe un peccato constatare il fallimento della sua presidenza.
Anche Beppe Grillo ha sempre sostenuto questa battaglia che favorisce il risparmio, combatte gli sprechi, tutela la salute, l’occupazione, e dà un segnale alle multinazionali straniere.
Fare un passo indietro sull’acqua pubblica sarebbe un errore imperdonabile
Bisogna avere il coraggio di prendere decisioni politiche e realizzare ciò che si era disegnato e sognato in passato.
Non farlo, sarebbe la peggior sconfitta non solo per Fico ma per tutti i cittadini che dal 2011 attendono risposte.
Spero che il Presidente non si dimentichi anche di questa battaglia. Tutti siamo pronti a festeggiare finalmente la legge sull’acqua pubblica. Forza!