Anguillara – Peppino Impastato, dilaniato dalla mafia, sarà ricordato questa sera a Piazza del Molo



Anguillara - Peppino Impastato, dilaniato dalla mafia, sarà ricordato questa sera a Piazza del MoloQuesta sera 9 maggio alle ore 21 a piazza del Molo di Anguillara l’associazione Libera ricorderà la figura di Giuseppe Impastato, noto ai media con il nome di Peppino.

 

Siciliano, politico e giornalista fu ucciso dalla mafia a Cinisi tra l’8 e il 9 maggio di 35 anni fa, mentre era in corso la campagna elettorale per le elezioni comunali. Esponente di Democrazia Proletaria, fu dilaniato da una grandissima quantità di esplosivi sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani, nei pressi del paese nativo. All’inizio si pensò che il giovane si sarebbe procurato la morte facendosi saltare in aria da una potente carica, circa cinque kilogrammi di tritolo. La tesi del suicidio fu subito contestata dal Partito Comunista, che chiese immediatamente di indagare negli ambienti mafiosi della malavita e del crimine organizzato. Fu realizzata una clamorosa messa in scena, con l’unico fine di depistare il movente. Il giornalista aveva concentrato le sue battaglie, denunciando le speculazioni edilizie e lo stretto connubio tra mafia e politica, dichiarandone anche i nomi. 
Le indagini non seguirono le richieste e la pista mafiosa non fu seguita per molti anni (il caso venne archiviato due volte nel 1984 e 1992). Solo nel 1995 ci fu una riapertura del caso, questa volta fu battuta la pista mafiosa, e nel 2002 si arrivò alla condanna all´ergastolo del mandante, Tano Badalamenti, capocosca di Cinisi, amico di famiglia, che abitava a soli “cento passi” da casa di Peppino. Dopo due anni il boss mafioso, ormai ottantenne morì e finì così di scontare la sua pena detentiva.

 

Peppino Impastato ha sempre contrastato con le parole e i fatti, la cultura mafiosa e l’attività criminosa, che ancora oggi s’insinuano nella quotidianità, con tante azioni, piccole e grandi, sostenute dalla legge dell’omertà e del silenzio, esercitando il controllo nella maggior parte delle attività economiche e edilizie.

Ci piace ricordare Peppino impastato con una sua poesia, che racchiude il significato del suo pensiero:

 

Un mare di gente
a flutti disordinati
s’è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
E’ tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolo di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell’odore di calca
c’è aria di festa

 

 

LOCANDINA

Simonetta D’Onofrio

 

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