REGIONE LAZIO – UN FRENO ALLA PROPAGANDA ELETTORALE INVADENTE: È L’ORA DELLE REGOLE DEL GARANTE DELLA PRIVACY



Addio alla confusione sotto campagna elettorale. Questa volta le direttive. sono chiare, semplici e dovranno essere rispettate. L’elettore potrà decidere in modo libero e trasparente se ricevere o no le informazioni inerenti la tornata elettorale in corso. Lo comunica il Garante della Privacy, Antonello Soro, promuovendo un provvedimento di semplice comprensione sull’uso delle regole da adottarsi durante la campagna elettorale dei partiti e dei candidati politici (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.11 del 14 Gennaio 2013). Non sarà più possibile inviare “messaggini” con finalità politiche in modo automatico. Infatti, sarà necessario ottenere il consenso preventivo per l’invio di un sms, di un mms, di telefonate preconfezionate, di una mail o di un fax da parte del titolare del mezzo di comunicazione, tutto in conformità a quanto previsto dalla soluzione giuridica del Garante della Privacy. Anche nel Web si dovranno seguire le stesse regole, valide anche nel caso di una raccolta dati derivante da altre fonti telematiche (come pagine facebook, siti personali, forum di discussione).
Le disposizioni del Garante ripercorrono le linee guida utilizzate per l’impiego dei dati anagrafici pubblicati sugli elenchi abbonati delle società erogatrici di servizi telefonici. Nel caso di manifestazione palese al consenso, si potrà procedere con un approccio di marketing politico tramite canale telefonico.
Sarà invece possibile inviare qualsiasi informazione elettorale e senza arrecare alcun problema, quando i dati sono stati forniti preventivamente, con l’assenso di un’iscrizione a un partito politico, associazione o durante un’iniziativa mirata, ad esempio, durante la raccolta di firme per un referendum.
Restano esclusi dalla materia, le pubblicità e le comunicazioni inviate per posta presso il domicilio dell’elettore, poiché sono utilizzabili senza consenso preventivo i dati presenti nelle liste elettorali dei Comuni, nell’elettorato passivo e attivo e altri dati visibili a tutti.
I cittadini devono essere sempre informati sull’uso che si fanno dei loro dati. Se questi non sono raccolti direttamente presso l’interessato, l’informativa va consegnata all’atto della registrazione o al momento del primo contatto utile.
Per i dati raccolti da registri ed elenchi pubblici o in caso d’invio di materiale propagandistico di dimensioni ridotte (c.d. “santini”), il Garante ha consentito a partiti e candidati una temporanea sospensione dell’informativa fino al 30 aprile 2013.
Rimane l’obbligo della comunicazione scritta da fornire ai cittadini, i quali devono essere consapevoli sempre dell’utilizzo dei  dati. 
Ẻ possibile inviare una segnalazione di abuso per una “mala gestione” della propaganda elettorale direttamente al Garante della Privacy, utilizzando l’indirizzo elettronico: garante@gpdp.it

Simonetta D’Onofrio [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7370/” title=”7370″]

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