ROMA – CARITAS – REPORT DELLE POVERTÀ 2010



Domenica 30 gennaio, alle ore 10.30, presso il Centro Nazareth (FAC) di Via Portuense  1019 avverrà la presentazione ufficiale del II Report sulle povertà, realizzato da Caritas Porto – Santa Rufina. L’iniziativa prosegue lo studio avviato, per la prima volta, lo scorso anno con lo scopo di offrire annualmente alla comunità diocesana e a tutti i cittadini e gli enti di questo territorio, uno strumento utile per conoscere da vicino il fenomeno della povertà attraverso l’esperienza diretta degli operatori che esercitano le attività di ascolto, accompagnamento e promozione  delle persone e delle famiglie che si trovano ai margini della società. La diocesi di Porto – Santa Rufina, infatti, nonostante un diffuso benessere che traspare dallo stile di vita dei suoi abitanti, nasconde larghe fasce di povertà, spesso non comprese,  dovute alla mancanza di mezzi
materiali, di reti di sostegno e  di solidarietà familiari e non,  o alla  mancanza di strumenti personali e comunitari per affrontare le difficoltà. A ciò si aggiunge quella, non meno grave,  anche se appare meno pericolosa, che deriva dalla mancanza di senso e di significato della propria vita.  Già nel primo Report, relativo all’anno 2009, si evidenziava come  la povertà si manifesta  come  fenomeno trasversale che, a causa delle “nuove complessità sociali” colpisce indifferentemente sia cittadini italiani che appartenenti ad altri Paesi evidenziando che la prima delle cause è quella dell’indebitamento, soprattutto a causa dell’asimmetria nel rapporto tra i soggetti in difficoltà economiche e il sistema degli istituti di credito. E si rilevava come un numero sempre maggiore di cittadini, persino proprietari della propria abitazione, versino in condizioni di insufficienza di mezzi, a causa di  un sistema sociale che ormai non si prende cura delle politiche perequative e in virtù di un malinteso egualitarismo, non fa differenze tra gli individui, misurandoli solo in ragione delle proprie capacità economiche. Il nuovo Report prosegue la ricerca avviata dedicando particolare attenzione alle cause che la generano
evidenziato le contraddizioni presenti all’interno di un sistema sociale che mostra di sentirsi evoluto e orientato allo sviluppo, ma che produce, invece continue diseguaglianze che in qualche circostanza diventano irreversibili e generano la marginalità che porta alla cosiddetta povertà.
Anche in questa occasione, all’interno del rapporto viene presentata un’attenta analisi statistica da cui si evince, tra l’altro, che la povertà attecchisce  prevalentemente tra persone in possesso dei titoli di studio della scuola dell’obbligo e in buona parte dotati di diploma. Dal confronto con l’anno precedente, inoltre, si rileva un incremento  (del 10%) dei “poveri” tra le persone che hanno una casa di proprietà e un notevole incremento (dal 6 al 20.8) di chi dichiara di essere privo di abitazione. Si rileva, inoltre una flessione tra  le persone che dichiarano un reddito insufficiente e un notevole incremento (dal 13,2 al 22.6) di quelle che versano nella condizione di povertà estrema. La conclusione del rapporto evidenzia la necessità di una maggiore solidarietà e la costruzione di reti sociali di protezione e assistenza e soprattutto rileva la mancanza di politiche istituzionali che siano  attente al fenomeno, soprattutto tra gli enti locali maggiormente vicini ai bisogni e ai problemi dei cittadini. Trascurando la preoccupante crescita del fenomeno, infatti, viene affidato prevalentemente al volontariato e alle organizzazioni cattoliche il compito di preoccuparsi dell’individuazione di soluzioni che inevitabilmente hanno il carattere della provvisorietà e non riescono a fornire risposte definitive. 

Ufficio Comunicazioni Caritas Porto Santa Rufina [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/3175/” title=”3175″]

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