ANGUILLARA – SPIAGGE E PUA: LA RIVOLUZIONE PER DECRETO



Tra le possibili liberalizzazioni che il Governo potrebbe trasformare in decreto entro la fine del mese, ce n’è anche una che riguarda l’utilizzazione delle spiagge o meglio, le concessioni che consentiranno al privato di ‘gestire’ il terreno del demanio.
In realtà non è ancora chiaro se si tratta di ‘demanio marittimo’ o più in generale di tutte le spiagge presenti sul territorio nazionale, fatto sta che la ‘bozza’ del decreto presenta delle particolarità che a qualcuno potrebbero risultare indigeste.
Sembra che si cerchi di dare uno stop alle ‘dinastie familiari’ che pur conservando un certo “diritto di prelazione” saranno comunque obbligate  a passare “attraverso procedure ad evidenza pubblica trasparenti e pubblicizzate”. Un colpo di spugna che potrebbe tuttavia andare a colpire quegli ex concessionari storici che in qualche modo hanno investito nello spazio che fino ad oggi, “propriamente o impropriamente” hanno potuto gestire.
Riempirsi la bocca di buoni proponimenti riguardo allo sviluppo del turismo di Anguillara non servirà più a niente se non si comincia a riordinare la situazione delle spiagge in concessione e soprattutto di quelle da lasciare libere.
Il 12 giu del 2009 ci eravamo illusi, proprio sulle pagine di questo giornale, che il Pua regolamentasse finalmente la situazione delle spiagge che rientrano nel comune di Anguillara (vedi QUI articolo di riferimento).
Ci sembrava impossibile infatti che si potesse parlare di sviluppo turistico senza prima aver affrontato una situazione sicuramente vetusta quanto intricata che riguarda le concessioni di parte delle spiagge e la salvaguardia dei dovuti spazi privi di gabelle ma ugualmente fruibili.
All’epoca ci era stato anche garantita l’esistenza di una serie di documenti e cartografie, peraltro consultabili preso il Comune,  così come c’era stato confermato che il PUA , nell’ambito di una indispensabile trasparenza “prevede l’esposizione di un cartello che contenga le indicazioni relative alla delibera e al numero di concessione, proprio per evitare qualunque forma di abuso.”
A giugno del 2009 (sic)  si era anche parlato dei tempi necessari all’applicazione del PUA (roba da dinastie cinesi), per cui oggi cominciamo a fremere, pensando alla prossima stagione estiva, non essendo informati sullo stato d’avanzamento dell’iter burocratico.
Un iter attraversato dall’intervento, a febbraio del 2011, da parte della Soprintendenza ai beni architettonici che si era rivolta al Comune di Anguillara perché provvedesse all’immediato ripristino e pulizia delle spiagge comunali. (leggi QUI Articolo di riferimento).
Nello stesso mese, dopo che una violenta tramontana distrusse il distruttibile forse impropriamente lasciato sulle spiagge, avemmo modo di confrontarci con alcuni rappresentanti dei concessionari (leggi QUI articolo di riferimento).
Un confronto dal quale emersero tutte le difficoltà che l’incrocio di più competenze, anche sovracomunali, sembravano ostacolare una situazione che si faceva ogni giorno più ingarbugliata e all’interno della quale non si riusciva ad identificare il corretto iter che accontentasse le diverse posizioni.
Chiudevamo l’articolo con un invito rivolto ai diversi candidati (oggi viene rinnovato agli attuali amministratori) di predisporre un “Ennesimo tavolo di lavoro quindi, per presentare con la dovuta concretezza una pianificazione che abbia ‘virtuoso senso pratico’ anziché ‘virtuali concetti’ di sviluppo turistico copiati da un qualunque testo di marketing”.
Ulteriori complicazioni alla definizione di un PUA degno di questo nome, subentrarono all’inizio della scorsa estate quando il parcheggio di Monte Chiodo (Lago di Martignano) venne dichiarato abusivo dal Ministero Beni Ambientali; motivo per il quale l’UDC Consiliare presentò una mozione che impegnava il Sindaco a “modificare i parametri del PUA, a individuare aree alternative al parcheggio dichiarato abusivo, e a vincolare l’importo ottenuto per la custodia dell’area a parcheggio e la rinaturalizzazione dell’area”.
A questa mozione, presentata in data 14 giugno,  rispose il vicesindaco in seduta di Consiglio il 27 novembre (sic!) così come da noi riportato nell’articolo relativo, affermando che  “L’Amministrazione  sta operando con la Regione per la definizione delle competenze del demanio, con il parco, con la sovrintendenza, con le associazioni dei gestori, con i proprietari delle strade di accesso, etc etc. Il dato rilevante è che un ennesimo rilevamento fissa ad un massimo mille persone quelle che il lago può sopportare quotidianamente”
Dopo di allora non siamo in grado di sapere di eventuali sviluppi o passi fatti in avanti.
Certamente e solertemente, l’Amministrazione provvederà ad informare la comunità sulla qualità che intenderà dare alla  prossima stagione estiva che è ormai alle porte, se è vero come è vero che per le località a vocazione turistica (sic!) è la Pasqua che ne decreta l’inizio. Da quel momento la sopracitata comunità saprà se l’Amministrazione ha superato la prova d’esame o se ha ricevuto sul capo l’ennesima tegola.

Renato Magrelli
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