ANGUILLARA SABAZIA – “PONTON DELL’ELCE: UN QUARTIERE ABBANDONATO A SE STESSO”



L’estate sta finendo e la nuova amministrazione comunale in questi tre mesi, dopo aver tanto promesso, avrebbe dovuto dar segni di vita ed efficienza per iniziare un percorso migliorativo per la bonifica, se così si può dire, delle territorio di Ponton dell’Elce.
Invece, da quello che sembra non si evince nessun comportamento né iniziativa diversa dalle  vecchie gestione. Ecco, infatti, come si presentano la maggior parte delle vie del quartiere: il primo tra tutti i problemi, il biglietto da visita più evidente agli occhi anche degli estranei che si trovano a passare in questi luoghi, è che l’unico marciapiede esistente sul territorio, quello in via di Tragliatella, che permette alle persone di recarsi alla fermata dell’autobus, circa 500 metri, è infestato da sterpaglie alte e rami sporgenti così che si è costretti a marciare lungo la carreggiata mettendo a repentaglio la propria vita, specialmente al tramonto quando gli occhi degli automobilisti sono accecati dal sole calante rischiando così di essere investiti. Inoltre è sporco, pieno di escrementi di cane e animali morti di ogni tipo.
Le vie di Ponton dell’Elce sono in uno stato di abbandono, piene di buche più o meno profonde e in molti punti ormai l’asfalto è un vecchio ricordo; i lati delle strade sono pieni di erbacce e immondizia e i pali della luce e delle varie segnaletiche divelte non sono stati mai ripristinati. I terreni abbandonati sono numerosi sia di proprietà comunale sia quelli privati e il comune non esegue alcuna pulizia periodica né si fanno rispettare le varie ordinanze per sistemare gli stessi. I canali di scolo delle acque piovane non sono stati mai puliti e i nuovi cassonetti per la raccolta differenziata rotti (molti non si chiudono più o hanno difficoltà ad aprirsi) non vengono né riparati né sostituiti. In fondo a via dei Sambuchi c’è un terreno abbandonato pieno di erbacce, più volte ne è stata segnalata la potenziale pericolosità ma nessuno ha provveduto  a sistemarlo.
In via Ponton dell’Elce da oltre venti giorni c’è un’importante perdita dall’acquedotto comunale così grande che invade tutta la strada, ma, nonostante numerose segnalazioni, nessuno si è degnato di venire a fare un sopralluogo; i nostri amministratori però si sorprendono nel costatare la mancanza di allineamento dei consumi in metri cubi d’acqua erogati dal comune e quelli regolarmente pagati dai cittadini. 
In via dei Castagni i detriti della strada si sono depositati nei pressi del tombino di raccolta delle acque piovane rischiando di ostruirne l’entrata, le cunette sono infestate da erbacce, la strada è piena di buche e l’unico dosso nella via, peraltro insufficiente per una strada lunga 600 metri, in sostanza ha perso le sue funzioni, infatti, la grande quantità di detriti l’ha pareggiato con l’asfalto, anzi con ciò che è rimasto dell’asfalto in quel punto. I cassonetti per la raccolta differenziata qui sono fortemente insufficienti come in molte altre vie e spesso sono addossati ai muri delle case sia sacchi di rifiuti indifferenziati e potature sia elettrodomestici che permangono lì per settimane intere. In via dei Faggi i cassonetti, utilizzati anche dai negozi del centro commerciale, sono stracolmi perché insufficienti anche in questa zona. Aspettavamo, come previsto dal contratto con la nuova società di servizi, l’apertura di una piccola isola ecologica a Ponton dell’Elce e c’era stato detto che nell’attesa avrebbero provveduto al ritiro dei rifiuti ingombranti presso le abitazioni. Per la discarica non se ne parla ancora e per utilizzare quella di Anguillara peraltro da poco riaperta, siamo costretti a percorrere più di dieci chilometri. Inoltre chiamando l’apposito numero ci vengono dati per il ritiro dei materiali ingombranti tempi biblici.
Passiamo ora all’area che dovrebbe essere preposta allo svago, alle attività ricreative e al divertimento dei piccoli, quindi un luogo di pace, via delle Palme angolo via dei Larici. In mancanza di ogni tipo di sorveglianza comunale al centro sportivo gli atti vandalici non si contano più. L’ultimo è avvenuto qualche giorno fa, con il furto del cavo che porta la corrente elettrica dal contatore all’interno dell’impianto. La zona circostante è abbandonata a se stessa ormai da mesi nelle vie fanno bella mostra due voragini nell’asfalto che rendono altamente pericolosa la circolazione soprattutto quella dei motocicli. Nel giardinetto comunale i giochi dei bambini e le panchine sono stati distrutti ma in compenso c’è l’erba alta, bottiglie di vetro e rifiuti vari in ogni angolo. Nel nostro quartiere non è presente nessuna struttura che possa essere utilizzata dai ragazzi neanche un semplice luogo di ritrovo.
La costruzione che contiene le fontanelle per l’approvvigionamento dell’acqua potabile è piena di graffiti, alcune fontanelle sono state divelte da vandali ma nessuno ha pensato di ripristinarle, come d’altra parte nessuno ha provveduto alla sistemazione del muretto di recinzione che è stato abbattuto. L’area dell’acquedotto è in condizioni pessime, un ambiente che dovrebbe essere pulito e igienicamente perfetto è invece in pieno degrado.  Il problema dell’arsenico e del fluoro nell’acqua non è stato ancora risolto, come invece è già avvenuto in altri quartieri. L’attuale amministrazione si era impegnata a risolvere in poco tempo questo problema ma sembra che il tutto sia stato demandato alla Regione Lazio che, per legge, ha l’obbligo entro fine 2012 di sistemare la questione; intanto noi viaggiamo con le macchine piene di bottiglie e di lattine che ormai sono divenute complementi di arredo nelle nostre cucine.
Via degli Ontani è piena di buche e in via degli Eucalipti quando a causa della mancanza di corrente si spengono le pompe di sollevamento dell’impianto fognante, dai tombini fuoriesce del liquido non meglio identificato che va ad allagare i giardini e gli intercapedini delle case limitrofe.
Il valore dei nostri immobili continua a precipitare, le case restano invendute e non può essere diversamente di fronte a tanto degrado.
A livello di sicurezza siamo praticamente lasciati a noi stessi. Speriamo sempre che rincasando tutto vada liscio, molti abitanti per sentirsi più sicuri sono ricorsi sostenendo anche questa spesa alla sorveglianza privata.
Gli organi comunali non ci forniscono alcun tipo d’informazioni che riguarda il nostro territorio e come d’altra parte era già successo con la vecchia giunta per l’ordinanza dell’acqua potabile, nessuno in quest’ultima circostanza ha pensato di informare gli abitanti di Ponton dell’Elce che nelle nostre vicinanze sono stati alloggiati un numeroso gruppo di rifugiati del Nord Africa. In verità è stato pubblicato sul sito del comune di Anguillara un trafiletto che comunicava quest’evento, ma a Ponton dell’Elce la maggior parte delle abitazioni non è fornita di un collegamento ad internet mancando il presupposto di base da parte della telefonia pubblica della fornitura del servizio ADSL. 
Costatato tutto ciò, sorgono spontanee alcune domande: per quale motivo paghiamo le tasse comunali visto che nessuno si occupa del nostro territorio? È mai possibile che nessuno dei nostri amministratori si accorga dei gravi disagi e delle così pesanti problematiche del nostro quartiere?  Quando sarà la volta che saremo ascoltati e considerati alla stregua degli abitanti del centro di Anguillara? È mai possibile che ogni stanziamento destinato al nostro quartiere venga in un secondo tempo dirottato per far fronte ad altre esigenze in zone diverse dalla nostra?  Dovremo aspettare le prossime promesse elettorali per avere un minimo di attenzione?
E’ necessaria una generazione di politici seri e motivati che agiscano in maniera trasparente e risolutiva che si occupino dodici ore al giorno non solo del centro di Anguillara ma anche di Ponton dell’Elce, che siano in grado di incoraggiare i tecnici e i dipendenti degli uffici comunali per migliorare la qualità dei servizi e che sappiano darci delle spiegazione e delle risposte a tutte queste carenze delle quali l’evidenza dei fatti non può più essere negata ne nascosta.

Il presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Pontonia Nuova
Giovanni Chiriatti

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