Nel 1918, proprio il quattro novembre, l’offensiva di Vittorio Veneto concluse la “grande guerra” con l’armistizio che pose finalmente fine alle ostilità tra il nostro Paese e l’Austria-Ungheria.
Si parla di vittoria, ma forse vale la pena ricordare che quasi 700 mila italiani persero la vita e poco meno del doppio restarono feriti e mutilati. Numeri che non possono non far riflettere sulla tragedia che la guerra rappresenta anche se in quell’occasione si completava il processo di unificazione nazionale.
Oggi è soprattutto la giornata dedicata alle forze armate che come ha recentemente ricordato il Presidente della Repubblica “costituiscono un’istituzione di riferimento per il paese e per la comunità internazionale e malgrado le ridotte risorse finanziarie disponibili è necessario che siano poste in condizione di affrontare le nuove sfide e le minacce emergenti”.
Alla manifestazione di deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, questa mattina erano presenti le massime autorità cittadine e militari, in servizio e in congedo, oltre ai rappresentanti delle diverse sezioni della CRI del comitato sabatino.
Pienamente rispettata la tradizione che vede assenti alle manifestazioni , di qualunque genere, le forze di opposizione dell’amministrazione del momento.
Breve esposizione dell’ingegnere Savarese, figura ormai storica di Anguillara, seguita da quella del presidente Associazione Marinai d’Italia locale Bottiglieri e da quella del sindaco Pizzorno.
Le note della canzone del Piave e l’inno nazionale eseguite dalla banda del gruppo folkloristico hanno chiuso la breve manifestazione che sempre più sembra un fatto dovuto anziché una ricorrenza storica sentita.
Si parla di vittoria, ma forse vale la pena ricordare che quasi 700 mila italiani persero la vita e poco meno del doppio restarono feriti e mutilati. Numeri che non possono non far riflettere sulla tragedia che la guerra rappresenta anche se in quell’occasione si completava il processo di unificazione nazionale.
Oggi è soprattutto la giornata dedicata alle forze armate che come ha recentemente ricordato il Presidente della Repubblica “costituiscono un’istituzione di riferimento per il paese e per la comunità internazionale e malgrado le ridotte risorse finanziarie disponibili è necessario che siano poste in condizione di affrontare le nuove sfide e le minacce emergenti”.
Alla manifestazione di deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti, questa mattina erano presenti le massime autorità cittadine e militari, in servizio e in congedo, oltre ai rappresentanti delle diverse sezioni della CRI del comitato sabatino.
Pienamente rispettata la tradizione che vede assenti alle manifestazioni , di qualunque genere, le forze di opposizione dell’amministrazione del momento.
Breve esposizione dell’ingegnere Savarese, figura ormai storica di Anguillara, seguita da quella del presidente Associazione Marinai d’Italia locale Bottiglieri e da quella del sindaco Pizzorno.
Le note della canzone del Piave e l’inno nazionale eseguite dalla banda del gruppo folkloristico hanno chiuso la breve manifestazione che sempre più sembra un fatto dovuto anziché una ricorrenza storica sentita.
Renato Magrelli [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/4844/” title=”4844″]
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