De Magistris: “Quando lo stato di diritto viene demolito scompare la democrazia”

potere

Sembrerebbe, da quello che documenta anche Fanpage, che siano stati cinque i poliziotti infiltrati, in più città, in potere al popolo e cambiare rotta, partiti politici e movimenti tutelati dalla Costituzione. Il silenzio del governo sul punto è inaccettabile. Perché si infiltra un partito politico o un movimento studentesco come se fosse un’organizzazione terroristica oppure un’associazione mafiosa dedita al traffico internazionale di stupefacenti?

Fuori dallo stato di diritto

La magistratura è verosimilmente estranea ad un’operazione che se non adeguatamente giustificata, e ho difficoltà ad immaginare come, è al di fuori dello stato di diritto. Chi ha deciso, diretto e coordinato un’operazione così inquietante? Il ministro dell’interno che ruolo ha avuto? Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai servizi? Il presidente del consiglio? Il terrorismo non c’entra nulla, se non come specchietto per le allodole, salvo che non si definiscano terroristi coloro i quali contestano e dissentono perché allora la maggioranza degli italiani debbono essere considerati sovversivi. La “polizia politica” fino a che punto può spingersi nel monitorare le azioni di natura prettamente politica e sociale ? E sul punto fuori dai binari della legalità costituzionale si pone la legge sicurezza, un abominio giuridico, che prevede in una norma anche la licenza a delinquere per apparati dello stato in caso di terrorismo. La scusa del terrorismo è un po’ come il pretesto dell’avanzata comunista negli anni ‘70. Il pericolo del cambiamento che giustifica uno stato di eccezione eversivo. Quando lo stato di diritto viene demolito scompare la democrazia. Una bruttissima pagina sulla quale è doveroso e necessario fare piena luce.

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