Unire lo sport alla solidarieta’. E’ questo lo scopo del progetto “Giovani culture e colori, l’integrazione fa canestro”, portato avanti dalla Lazio Basket con il sostegno della Provincia di Roma. Con questa iniziativa la società sportiva ha aperto centri di avviamento gratuiti alla pallacanestro in zone a rischio di emarginazione, con una significativa presenza di immigrati e ceti meno abbienti. Oggi a Palazzo Valentini sono stati presentati gli ultimi quattro centri nati a Ladispoli, Albano, Civitavecchia e Roma, che porteranno i nomi dei grandi maestri Dido Guerrieri e Giancarlo Asteo e due giocatori di basket, Andrea Bargnani ed Angelo Gigli. Dal 2007 a oggi sono stati attivati già 8 centri in grado di ospitare, gratuitamente e con un sostegno psicologico, 400 bambini di 27 nazionalità diverse, con 1.500 beneficiari. Soddisfatto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: “La concretezza di questo progetto demolisce fiumi di parole e di preconcetti che spesso si hanno sull’immigrazione. Siamo in presenza di una buona pratica che ha del rivoluzionario e per questo continueremo a seguirlo”. Il presidente della Lazio Basket, Simone Santi, spiega che tra i ragazzi che hanno partecipato al progetto nel 45% dei casi e’ aumentata la percezione delle regole e nel 52% il rispetto degli altri: “Sono questi i risultati che ci hanno dato la forza di aprire quattro nuovi centri”. L’assessore regionale allo Sport, Fabiana Santini, ha infine assicurato impegno sul “binomio sport-integrazione”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore provinciale allo Sport Patrizia Prestipino, il presidente del circolo Lazio Club in Campidoglio, Giulio Pelonzi, e il consulente del sindaco Alemanno per le politiche sportive, Giuseppe Capua.
Ida Di Grazia
[foldergallery folder=”cms/file/BLOG/2045/” title=”2045″]