L’uscita mondiale di Avatar 3 ha acceso un forte interesse online, ma insieme all’attesa per il nuovo capitolo della saga sono cresciuti anche i rischi per la sicurezza digitale. Gli esperti di Kaspersky hanno individuato un incremento delle campagne di cyber-truffe che sfruttano il lancio del film per colpire utenti in diversi Paesi.
Come funzionano le truffe legate ad Avatar 3
Secondo l’analisi di Kaspersky, i cybercriminali stanno creando siti web fraudolenti che promettono la visione in streaming o il download di Avatar 3. Le pagine sono spesso disponibili in più lingue, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico globale, ma presentano traduzioni approssimative, errori grammaticali e incongruenze evidenti: segnali tipici di attività sospette.
Una volta entrati sul sito, agli utenti viene mostrato un finto lettore multimediale che invita a registrarsi per ottenere l’accesso “completo” o “illimitato” al film. Durante questa fase vengono richiesti dati personali come indirizzo e-mail e numero di telefono.
Il rischio per dati e portafogli
Nelle fasi successive, i truffatori possono arrivare a chiedere anche informazioni di pagamento, con il pretesto di attivare una presunta “prova gratuita”. Questo espone le vittime a rischi concreti: dalla compromissione delle credenziali personali, soprattutto se le password vengono riutilizzate su più servizi, fino a vere e proprie perdite economiche.
“I criminali informatici sfruttano costantemente le anteprime dei film più attesi per catturare l’attenzione degli utenti e aumentare l’efficacia dei loro schemi”, spiega Olga Altukhova, Senior Web Content Analyst di Kaspersky. “Consigliamo di accedere ai film esclusivamente tramite piattaforme ufficiali e di prestare particolare attenzione ai siti che richiedono informazioni personali o dati di pagamento”.
I consigli di Kaspersky per difendersi
Per proteggersi dalle truffe legate all’uscita di Avatar 3, Kaspersky raccomanda alcune buone pratiche fondamentali. È importante verificare sempre l’autenticità dei siti web prima di inserire dati personali, controllando con attenzione URL e nomi delle aziende, e utilizzare esclusivamente piattaforme di streaming ufficiali e affidabili.
Un altro elemento chiave è l’adozione di soluzioni di sicurezza efficaci, in grado di bloccare link di phishing e contenuti dannosi. Kaspersky ricorda che la qualità dei sistemi anti-phishing viene testata ogni anno da laboratori indipendenti: nei test AV-Comparatives del 2024 e 2025, Kaspersky Premium ha ottenuto un tasso di rilevamento del 93% senza falsi positivi, ricevendo la certificazione “Approved”.
Infine, viene consigliato di attivare l’autenticazione a più fattori sugli account più sensibili, come ID Apple e app finanziarie, e di monitorare regolarmente estratti conto e movimenti per individuare tempestivamente eventuali attività non autorizzate.










