Israele si scusa per i sette volontari uccisi e licenzia un paio di ufficiali. Dichiara il proprio rammarico perché erano “vittime innocenti”.
Lo erano, è vero, esattamente quanto gli oltre trenta mila palestinesi di cui la metà bambini.
Nazione assassina
A rigor di logica, non resterebbe che licenziare tutto il governo, in primis Netanyahu, che ha reso il suo Paese una nazione assassina di creature innocenti e che all’indomani dell’uccisione dei volontari aveva detto che “sono cose che capitano”.
Queste settimane di raccolta firme per l’iniziativa di legge popolare per il riconoscimento dello Stato di Palestina sono state, per me, molto emozionanti. Sono venuti presso i nostri banchetti ragazzi nel giorno in cui hanno compiuto diciott’anni per fare la loro prima azione politica da adulti. Hanno firmato persone nate nel 1937 che hanno dimostrato l’ambizione di migliorare qualcosa o che, semplicemente, volevano sentirsi meno impotenti di fronte alla catastrofe palestinese. Hanno firmato uomini con le lacrime agli occhi che lamentavano l’insostenibilità di vedere bambini orfani e feriti che mangiano erba per non morire di fame.
Non è mai tutto perduto
Non è mai tutto perduto, mai si deve cedere alla rassegnazione, mai ci si deve fermare nel nome del “tanto non cambia niente”. Sono tanti i cittadini da cui prenderò quest’esempio.
Oggi, come Associazione Schierarsi – Piazza di ROMA , saremo a Villa Torlonia dalle 15 alle 19 e fino alle 17 a San Paolo in Largo Leonardo da Vinci. Domani dalle 9 alle 16 a Porta Portese.
Sul sito www associazioneschierarsi.it trovate i banchetti più vicini a voi o potrete firmare on line.