L’orologio della storia sì è fermato. Alla COP28 è stato raggiunto un accordo evitando il peggio: ridurre sensibilmente petrolio, gas e carbone entro il 2050.
È la prima volta che si fa esplicito riferimento a tutte le fonti fossili ad una COP.
Un sospiro di sollievo, che però non mette a tacere le paure. Perché c’è ancora molta strada da fare.
Il 2050 è lontano, molto lontano
Io avrò 80 anni, mio figlio 40.
Spero, ma temo di no, che il 2050 non sarà sufficiente per evitare il collasso climatico e i suoi effetti devastanti sui territori.
Una cosa però è certa: servirà la politica, tanta politica. Per assicurarsi che la strada tracciata non venga dirottata dal lobbista o dalla Meloni di turno.
Lo prometto a mio figlio, alla sua generazione, a chiunque spera di vedere un domani diverso, migliore: farò di tutto perché il 2050 arrivi il prima possibile e la conversione ecologica diventi realtà.
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