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Ferentino, arrestato un 44enne per spaccio di hashish e marijuana lungo la via Casilina

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Un controllo di routine dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Anagni si è trasformato, nel cuore della notte, in un arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è avvenuta nel territorio di Ferentino, lungo la via Casilina, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio.

Il controllo notturno e l’intervento dei Carabinieri

I militari dell’Arma dei Carabinieri, durante un servizio di prevenzione e contrasto ai reati, hanno intercettato una Lancia Y con a bordo una coppia che, alla vista della pattuglia, ha tentato di allontanarsi in modo furtivo. Il veicolo è stato rapidamente raggiunto e fermato lungo la via Casilina, nel comune di Ferentino.

All’interno dell’auto si trovavano una donna di 33 anni, residente nella provincia di Frosinone, e un uomo di 44 anni, cittadino di origini marocchine, già noto alle forze dell’ordine per precedenti giudiziari. Durante il controllo, l’atteggiamento particolarmente nervoso e irrequieto dei due ha rafforzato i sospetti dei militari, che hanno deciso di procedere immediatamente a una perquisizione personale e veicolare.

Il sequestro della droga e le perquisizioni domiciliari

Nel corso delle verifiche sono state rinvenute diverse dosi di hashish e marijuana, già confezionate e pronte per essere immesse sul mercato locale. In particolare, l’uomo occultava tra gli indumenti e gli effetti personali hashish per un peso complessivo di 20,89 grammi e marijuana per un peso totale di 5,58 grammi.

La perquisizione è stata successivamente estesa all’abitazione della coppia, situata nel comune di Ceccano, dove i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato materiale utile per il confezionamento delle sostanze stupefacenti e diversi appunti manoscritti ritenuti riconducibili all’attività di spaccio.

Arresto e provvedimenti giudiziari

Il 44enne è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, immediatamente informata, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. La donna è stata invece deferita in stato di libertà e dovrà rispondere del medesimo reato in concorso.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento nella fase delle indagini preliminari, l’indagato destinatario della misura cautelare deve essere considerato innocente fino a eventuale accertamento definitivo di colpevolezza con sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.

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