Domenica 21 dicembre scatterà un articolato piano di sicurezza in occasione delle operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba d’aereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuta lungo la via Salaria nel territorio comunale di Monterotondo. Le attività, affidate al personale specializzato dell’Esercito, comporteranno l’evacuazione temporanea di circa 2.500 residenti e il blocco totale della circolazione nell’area interessata.
Le operazioni di disinnesco e il ruolo dell’Esercito
Le operazioni saranno condotte dal personale del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito e riguarderanno una bomba d’aereo da 1.000 libbre, rinvenuta l’11 dicembre al chilometro 24.200 della via Salaria durante i lavori di scavo per la realizzazione di un nuovo collettore. L’ordigno, residuato bellico inesploso della Seconda Guerra Mondiale, è stato immediatamente segnalato alla stazione dei Carabinieri di Monterotondo.
L’intervento prevede una prima fase di messa in sicurezza in loco, con le operazioni di despolettamento e disinnesco, seguita dal trasporto dell’ordigno in una cava in disuso situata in una zona disabitata del Comune di Mentana, dove verranno eseguite le procedure di brillamento.
Il piano di sicurezza e le limitazioni alla circolazione
Il complesso piano di sicurezza scatterà alle ore 7.30 con l’avvio delle operazioni di allertamento e il posizionamento delle forze dell’ordine ai posti di blocco previsti. Nelle due ore successive l’intera area urbana e industriale compresa nel raggio di sicurezza di 755 metri dal punto di ritrovamento, definita “zona rossa”, sarà completamente evacuata.
Contestualmente verrà interrotta la fornitura di energia elettrica e del gas. Alle ore 10.00, segnalato dal suono di una sirena, entreranno in vigore il divieto di transito pedonale e animale, la chiusura totale del traffico veicolare e ferroviario e il divieto di sorvolo nell’area interessata dalle operazioni. Subito dopo prenderanno il via le attività di despolettamento e disinnesco da parte degli specialisti del Genio Pionieri.
Evacuazioni, accoglienza e servizi per la popolazione
Le operazioni comporteranno l’evacuazione di circa 2.500 residenti. Per l’ospitalità e l’assistenza della popolazione sono state predisposte diverse strutture di accoglienza: il plesso scolastico “Raggio di sole” in via Monte Pelmo, il Comitato di quartiere Piedicosta in via dell’Artigianato e l’Auditorium della chiesa di San Martino in via di San Martino 272.
Le strutture saranno presidiate dai volontari di Protezione civile e verranno forniti lunch box con pasti freddi. Una quarta struttura di accoglienza, situata presso il Centro Socioeducativo Riabilitativo Diurno Intercomunale di via Don Milani, è riservata alle persone con particolari necessità di assistenza.
Per agevolare gli spostamenti verso le strutture di accoglienza e il successivo rientro nelle abitazioni, a partire dalle ore 7.30 sarà attivo un servizio di navetta bus da e per le aree di attesa individuate sul territorio, tra cui il parcheggio della stazione in via Martiri di Via Fani, piazzale dei Partigiani, via Nilde Iotti, via della Dogana e via Aldo Moro.
Informazioni, coordinamento e durata dell’emergenza
Per informazioni, segnalazioni o richieste di assistenza durante le fasi dell’evacuazione resteranno attivi, fino al termine dell’emergenza, il numero verde 800 951 166 e la mail dedicata emergenza@comune.monterotondo.rm.it.
La durata complessiva dell’operazione, dall’evacuazione completa all’intervento dei militari specializzati, escluso il trasporto dell’ordigno disinnescato fuori dal territorio comunale, è stimata in circa tre o quattro ore. Tutte le fasi dell’intervento saranno comunicate in tempo reale attraverso i canali istituzionali Facebook, Telegram, WhatsApp e X del Comune di Monterotondo.
Il coordinamento delle attività sarà garantito dal Centro Coordinamento Soccorsi attivo presso la Prefettura di Roma, in costante contatto con il Centro Operativo Comunale di via Adige 24. Oltre alla Prefettura, al 6° Reggimento Genio Pionieri e al Comune di Monterotondo, sono coinvolti numerosi enti e istituzioni, tra cui le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile regionale e locale, la Croce Rossa, l’Ares 118, l’Asl Rm/5, l’Enac, l’Anas e i gestori dei servizi di rete.
Il termine delle operazioni e la cessazione dell’emergenza saranno comunicati ufficialmente tramite i canali istituzionali del Comune.











