Giardiello: “In piazza per fermare il massacro del popolo palestinese, non a sostegno di Hamas!”

piazza



“Stamattina mi hanno segnalato questo servizio andato in onda nella trasmissione di David Parenzo , L’aria che tira La7.

Innanzitutto, vogliamo annunciare che stiamo verificando con i nostri legali se ci sono i margini per una denuncia in sede giudiziaria.

Noi siamo scesi in piazza per fermare il massacro del popolo palestinese. Ad oggi siamo a 2808 persone uccise, di cui il 64% sono donne e bambini e 37 sono dottori, medici e paramedici.
Siamo scesi in piazza per ricordare al mondo che solo eliminando l’occupazione e l’apartheid di Israele si può portare la pace in Palestina.

Per questo siamo scesi in piazza, non a sostegno di Hamas!

È evidente che ormai in quasi tutte le sedi (giornali, telegiornali, talks etc.), tranne poche eccezioni, stanno attuando la stessa strategia: schiacciare tutta la Palestina su Hamas per delegittimare i diritti del popolo palestinese e cancellare così 75 anni di brutale occupazione militare da parte di Israele.

Stanno facendo una guerra mediatica e culturale senza precedenti. Con ogni mezzo: fake news, storie strappa lacrime, bugie e manipolazioni della storia.
Capite che effetti ha questo video su milioni di telespettatori che lo guarderanno: penseranno che chi difende i diritti della Palestina e Hamas siano la stessa cosa, e smetteranno di ascoltare le centinaia di migliaia di persone che stanno scendendo in piazza in tutto il mondo in questi giorni.

Vi sveliamo un segreto: si può essere per la Palestina e per i suoi diritti senza essere pro-Hamas.
Non capiamo perché molte persone e forze politiche si debbano sempre giustificare dicendo “Quello che succede a Gaza è brutto, ma io non sto con Hamas”. La questione non è se si sostiene o non si sostiene Hamas. La questione è se si sta o meno dalla parte del popolo palestinese, condannando la natura coloniale e violenta di Israele.

Fermo restando la libertà di ogni popolo di decidere come resistere e ribellarsi all’oppressione, è molto razzista (e antistorico) pensare che una sola parte politica rappresenti la causa di un intero popolo con la sua complessità di opinioni, storia, prospettive.

Genocidio

Scendere in piazza per protestare contro il rischio concreto di genocidio e per l’applicazione del diritto internazionale vuol dire non solo essere umani, ma rivendicare alle decine di risoluzioni dell’ONU che da anni denunciano i soprusi, le violenze e le violazioni del diritto internazionale da parte di Israele.

Inoltre, se vogliamo essere precisi, se in redazione ci fossero delle persone informate avrebbero notato che indosso una kefiah rossa, simbolo della componente comunista e socialista, delle forze atee e femministe della resistenza palestinese, che, come tutte le resistenze popolari a un occupante, è riconosciuta dall’ONU – non da Potere al popolo! – come legittima.

Questo tentativo di criminalizzazione costante non è cosa nuova: da sempre gli attivisti del movimento NOWAR, quelli che hanno provato a portare alla luce le ingiustizie, le sproporzioni di forze e di potere anche in contesti complessi come quelli dei conflitti armati, vengono associati a criminali, dittatori etc. per screditare le loro posizioni.

Vi sembra normale che i sondaggi di Repubblica o di altri istituti pongono sempre questa domanda ‘Stai con Israele o con Hamas’? Chi potrebbe dire che sta ‘dalla parte di Hamas’?! Queste domande sono costruite al fine di indurre l’intervistato a rispondere in un certo modo, probabilmente se l’opzione fosse stata ‘dalla parte dei Palestinesi’ avremmo avuto tutt’altri risultati.

Quale è il nostro ruolo in questa situazione quindi?

Dobbiamo rompere il muro del silenzio.
Facciamo appello a tutti quelli che in queste ore bruciano di rabbia a vedere un’intera popolazione massacrata a unirsi, a continuare a manifestare, a portare avanti una contro-informazione, a non farsi intimidire, a diffondere la verità.

Come diceva Martin Luther King, citato molte volte da Vittorio Arrigoni: ‘Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.’ ”

Matteo Giardiello , coordinatore nazionale di Potere al Popolo/UP

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27898 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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