Negli ultimi 13 mesi nella mia città sono morti 13 centauri a seguito di incidenti stradali.
Morti che non sono frutto del caso.
Nascono, a mio avviso, dalla mancanza di prevenzione nelle scuole attraverso l’educazione stradale.
Nascono dallo stato pietoso delle strade (caro Comune dove sei?).
Nascono dalla distrazione perenne degli smartphone (in molti vivono un mondo parallelo) ed in particolare della messaggistica a mezzo WhatsApp.
Nascono dall’assenza nelle famiglie di educazione al rispetto delle regole
Nascono da una cultura dello sballo e dell’effimero che vede sempre più persone inseguire mode stupide e pericolose come quelle delle sfide in diretta social sulle strade (le visualizzazioni contano più della vita propria e altrui).
Nascono dall’assenza delle istituzioni a cominciare dalle forze dell’Ordine (le colpe sono di chi è al loro vertice e di chi detta la politica nazionale in merito) che in certi quartieri sono semplicemente dei miraggi.
Nascono dall’indifferenza di fronte alla morte di giovani che hanno avuto la grave colpa di nascere in un contesto dove la parola civiltà non è accompagnata dalla parola Stato ma solo dal proprio senso civico.
Da motociclista e da cittadino tutto questo fa nascere in me tanta rabbia e tanto dolore.