Un sms e la destra da sociale diventa asociale

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Quanto pesa la dignità di una persona per chi ci governa? La risposta è nei 169.000 sms che l’Inps ha inviato ai percettori del reddito di cittadinanza. Il governo Meloni fa un regalo estivo a quei “patrioti” che hanno la colpa di essere poveri. La underdog cristiana, infatti, continua la sua crociata contro gli ultimi. Di certo non le sfugge il fatto che con un sms ha gettato nella disperazione centinaia di migliaia di famiglie. Dalla destra sociale si è passati alla destra asociale al ritmo di un messaggio sul cellulare.

Battaglia ideologica inspiegabile

La battaglia ideologica contro il reddito di cittadinanza è un qualcosa di inspiegabile se non nella visione di chi crede che la povertà sia colpa dei poveri. Slogan come è “finita la pacchia” (di certo non per chi evade o non rispetta i diritti dei propri dipendenti) o “percettori scansafatiche che amano stare sul divano” hanno letteralmente lobotomizzato anche chi non se la passa proprio bene. La destra è abilissima nel fare le riforme facendo leva sull’egoismo di chi non vedendosi (ancora) toccato dalle stesse, pensa al proprio orticello: “Che me frega se qualcuno non può pagare le bollette e che per mangiare deve fare la fila alle mense della Caritas…Mo viene agosto e cazzi loro. Io vado in vacanza…”.

Annamo a lavorà, daje!

Questa classe politica ha fatto credere che il reddito di cittadinanza fosse la causa della mancanza di forza lavoro; preferiscono stare sul divano invece di lavorare.

Ok, Giorgia ed i suoi hanno ragione: alziamoci dal divano e annamo a lavorà, daje!

Il lavoro nobilita l’uomo, giusto?

Chi ignora il significato dei colori della bandiera italiana ignora anche un piccolo particolare: in intere regioni d’Italia il lavoro o non c’è o è fatto da sfruttamento di 12 ore giornaliere con una paga da 150 euro settimanali a nero. Definire la schiavitù lavoro è cosa che non mi riesce. Come avvocato ho difeso una giovane barista che veniva pagata 20 euro a settimana con la scusa che con le mance avrebbe arrotondato (nella fattispecie arrivava a 200 euro a settimana). Come si può definirsi cristiani se di fronte a questi dati noti da anni si gira la faccia e si accettano come normali?

Asociali

Agli asociali ricordo che la nostra tanto amata costituzione all’articolo 36 recita che “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Che libertà e dignità ci sono nello sfruttamento che è la regola in alcune regioni d’Italia ma soprattutto dove sono la libertà e la dignità quando si toglie l’unica fonte di sostentamento a migliaia di famiglie?

Classe politica triste

La tristezza della classe politica che ci sgoverna è nella contraddizione che premia una prenditrice che da un lato non paga il TFR ai propri dipendenti e dall’altro lato è contro il reddito di cittadinanza che, a suo dire, scoraggerebbe la voglia di lavorare.

Strano, perché in realtà a scoraggiare sono paghe da fame, orari assurdi e diritti negati proprio come quelli violati dalla prenditrice.

Non è vero che i giovani e gli italiani non vogliono lavorare: vogliono un lavoro dignitoso! Molte volte sento parlare di difesa del lavoro ma quasi mai sento parlare di difesa dei lavoratori.

E’ qui il nocciolo della questione altro che scansafatiche o ricottari…La lotta di classe continua ad esserci ma oggi l’attore principale è fatto da ricchi che vogliono mortificare i poveri facendo credere che è colpa loro se non riescono ad arrivare alla fine del mese e costringendoli sempre di più alla miseria non solo economica (se non hai i soldi per il cibo figurati se hai i soldi per acquistare un giornale, un libro o mandare tuo figlio all’università. Meno soldi, poi, significa minore possibilità di acquistare cibo sano e sapone per lavarsi con conseguente peggioramento della salute).

Si dicono garantisti quando la giustizia osa indagare chi tra loro, ad esempio, non versa il TFR ai dipendenti, ma mancano di garantismo sociale; a breve usciranno norme che trasformeranno chi ha sempre versato l’IVA fino all’ultimo centesimo un emerito pirla mentre si alzano le barricate contro il salario minimo.

Una destra asociale e secessionista

Tolto il reddito di cittadinanza, legalizzazione di fatto del lavoro nero, e con l’autonomia differenziata, secondo voi quali cittadini verranno penalizzati? Amano così tanto l’Italia che dividono gli italiani, spaccano il Sud dal Nord e umiliano i più deboli, il tutto dietro un tricolore il cui significato ignorano ed in nome di una fratellanza che invece di essere solidaristica suona come “fratelli coltelli”.

Mala tempora currunt sed peiora parantur…

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27859 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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