Dal sogno all’incubo, anche i Draghi piangono

incubo



Il 13 febbraio l’unto da Bruxelles spegnerà la prima candelina da premier.

L’uomo della provvidenza finanziaria vi arriva, però, da trombato. Il Mario nazionale, infatti, ambiva alla più alta cadrega della repubblica, quella del Quirinale.

Ha fatto di tutto per raggiungerla ma il destino e soprattutto la paura di molti scappati di casa di perdere una lauta indennità, gli hanno trasformato il sogno in un incubo.

Incubo che vivono milioni di italiani, sempre più poveri, precari e rassegnati

Incubo che, a parer mio, è frutto di una classe politica totalmente incapace, miope ed egoista.

Nell’ultimo anno se da un lato i leader politici hanno finto di non sentire le urla dei connazionali duramente messi alla prova dalla pandemia dall’altro hanno urlato che era giunta l’ora di una donna. Questo non perché intimamente convinti della svolta ma per distogliere l’attenzione sulla loro incapacità nel dare risposte a chi mette le proprie mani non nella borsa finanziaria ma in quella della vita reale. Tra Europei, Olimpiadi, Quirinarie e variante Omicron quasi nessuno si è interessato delle morti sul poco lavoro rimasto, sul caro bollette, sul precariato a tempo indeterminato, sulla crescita della povertà e sulla variante morte che si è frapposta tra le parole scuola e lavoro.

Non solo il lavoro non è più l’assicurazione contro la povertà ma è diventato anche fonte di sfruttamento, sessismo depressione e disperazione; nella mia città un tale ha avuto l’ardire di offrire un lavoro alle sole donne le quali, previa visione di una loro foto in costume, avranno l’onore di lavorare 10 ore al giorno, festivi compresi, per la favolosa cifra di 500 euro mensili.

Si sprofonda nel guado

Il 60% delle famiglie italiane è in instabilità totale ed il guado nel quale sprofonda il nostro paese, nasce da chi ci governa e da chi gli permette di farlo.

Pur di maturare il vitalizio di legislatura e percepire lo stipendio per un altro anno, lor signori hanno riesumato un democristiano ripeto democristiano; errare è umano ma perseverare…

I politici (non parlo di partiti perché quelli di oggi per lo più sono comitati di affari) da decenni hanno perso la funzione di guida istituzionale e culturale ed oggi sono così scollati dalla realtà che pensano esclusivamente a come rendere virali sui social i loro selfie autocelebrativi. La loro azione politica è volta esclusivamente all’acchiappa like e sono insensibili a chi, eleggendoli e mantenendoli, chiede di vivere in una società più giusta e civile. Il paradigma della loro incapacità è non aver imparato nulla dall’emergenza Covid-19. Pure i fessi hanno compreso che occorre investire nella sanità pubblica perché è solo grazie ad essa che si sono salvate le vite di milioni di italiani, orbene cosa faranno i nostri rappresentanti? Taglieranno nei prossimi mesi parte dei fondi destinati alla sanità pubblica…Verrebbe da dire: “Ma allora siete strxxxx?”.

Uno scenario angosciante dovuto a chi ci governa e a chi gli permette di farlo

La colpa principale è soprattutto nostra perché non pensiamo e agiamo più come uomini liberi che pensano al bene comune ma lo facciamo come questuanti attaccati al potente di turno alla faccia della coscienza civica. L’ansia da prostrazione è così forte che leccatori e leccati sono diventati la stessa entità.

Viviamo un momento difficile ed è difficile avere fiducia nella politica tant’è che il primo partito è quello dell’astensionismo. Proprio in periodi come questo, però, non occorre abbattersi ma anzi bisogna reagire uniti.

Occorre ritrovare il coraggio di sentirsi “comunità” per agire, poi, di conseguenza.

Torniamo ad essere quell’antico popolo che nel secondo dopo guerra si rimboccò le maniche e stupì il mondo intero; solo così ci sarà un progresso.
[smiling_video id=”237343″]

var url237343 = “https://vid1aws.smiling.video//SmilingVideoResponder/AutoSnippet?idUser=1149&evid=237343”;
var snippet237343 = httpGetSync(url237343);
document.write(snippet237343);

[/smiling_video]

Per una stampa libera


sostieni il nostro lavoro con una donazione

Dal sogno all'incubo, anche i Draghi piangono

Le donazioni con PAYPAL sono sicure al 100%



Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27803 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.