Non la mia ma la tua volontà…



In questi giorni che precedono la Pasqua mi viene spesso in mente un immagine che ho ammirato al Santuario del Getsemani di Capaccio, nel cuore del Cilento.

Si apre nella mia mente l’immagine della statua di marmo che raffigura Gesù che, inginocchiato nell’Orto degli Ulivi, prega. A colpirmi è l’espressione intensa del volto di Gesù che si affida al padre. Al tempo stesso mi appaiono in mente anche le parole scritte sulla porta di ingresso del locale dove è posizionata la statua: “Non la mia ma la tua volontà”. Immagini che, vi confesso, mettono nella mia anima un senso di pace e amore.

Immagini, poi, che fanno riflettere sul senso della vita.

Le parole richiamano al Vangelo di Luca, in particolare al capitolo 22 ed al versetto 42: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”.

Ciascuno di noi, nonostante i petali delle gioie della vita, ha le sue spine fatte di preoccupazioni, pensieri nonché dolori.

L’invito di Gesù è di affidarci al Signore; nell’Orto degli Ulivi, nella solitudine più ampia, Gesù lotta tra la volontà del Padre e la sua.

Alla fine si abbandona al Padre per diventare tutt’uno con lui; un’unità indissolubile fino alla morte…ed alla rinascita!

Gesù ci fa comprendere che lo scontro non è tra il dolce e l’amaro o il facile ed il difficile; è tra la volontà di Dio e quella dell’uomo al di là di qualsiasi contenuto.

In quanto uomo, Gesù impara come noi partendo da zero l’obbedienza.

Il suo amore per il Padre è più forte di qualsiasi cosa e l’obbedienza lo porta a sconfiggere la morte fino al “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra”.

Un insegnamento bellissimo che, a parer mio, non dovremmo mai dimenticare. Spesso, invece, non vediamo altro che la nostra volontà e non ci domandiamo se esista, invece, una volontà di Dio su di noi; noi che ci arrabbiamo e scoraggiamo ogni volta che troviamo un ostacolo sul nostro percorso di vita. Non pensiamo altro che alla nostra volontà, diventandone schiavi.

Ci precludiamo, così, altri orizzonti. Dimentichiamo che mentre recitiamo il Padre Nostro, diciamo “Sia fatta la tua volontà”.

Cercare, quindi, la volontà di Dio e viverla con fede è la vera sfida del cristiano; nell’obbedienza al volere divino, diventiamo liberi, realizzati e felici.

Questo è un periodo di rinascita e cosa c’è di più buono e giusto della volontà del Signore? Certo, specialmente in alcuni momenti, occorrono una grande forza ed una grande fede. Ma è proprio attraverso in queste che proviamo la più bella testimonianza dell’amore.

Il mio augurio pasquale per voi è di avere tanta forza e fede.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27803 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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