Fintech: il nuovo mercato in espansione

Fintech: il nuovo mercato in espansione

Il Fintech corrisponde ad un settore economico e finanziario totalmente nuovo rispetto a tutto ciò che è stato visto in precedenza. Nel corso del 2018, tale ambito ha vissuto una crescita in misura esponenziale, che sembra non avere alcun tipo di freno neanche nel 2019.

Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali potrebbero essere le prospettive durante i prossimi mesi.

Cos’è il Fintech e come si è evoluto a livello globale

Il FinTech non è altro che l’acronimo di Financial Technology, traduzione letterale della nostra tecnologia finanziaria. Tale sistema garantisce una lunga serie di servizi a carattere finanziario mediante tecnologie informative di ultima generazione. Sempre più aziende si basano proprio su questo concetto moderno, con oltre un migliaio di startup che, a partire dal 2013, sono riuscite ad ottenere più di un milione di dollari di finanziamenti.

Questo incremento può essere considerato straordinario, specialmente se si pensa ai guadagni potenziali conseguiti. La realtà più florida a tal proposito è quella degli Stati Uniti, seguiti dalla Cina, dal Regno Unito, dall’Australia e dall’India. Tutti e cinque i paesi hanno oltrepassato il miliardo di dollari di finanziamenti. Per quanto riguarda l’Unione Europea, stiamo parlando di una realtà ancora in fase di sviluppo nonostante alcuni investimenti sostanziali negli ultimi tempi, con un incremento di oltre il 60% dal 2017 al 2018.

Un quadro generale sulla situazione italiana

E in Italia? Com’è la situazione sotto questo aspetto? La Fintech risulta in espansione anche dalle nostre parti. Soltanto nell’anno solare 2018, le aziende che si sono affidate a tale tecnica hanno complessivamente guadagnato circa 200 milioni di euro, con un incremento pari al 400% rispetto a quello precedente. Numeri ragguardevoli, con ben otto imprese che hanno oltrepassato il milione di finanziamenti. Una startup su due fonda il proprio successo su proposte di banking all’avanguardia, seguite dall’investment, dal big data, dal marketing e dalla sicurezza. Nella maggior parte dei casi, sono le banche a ricevere guadagni piuttosto lauti. Le nuove imprese focalizzate sulla Fintech hanno proprio l’obiettivo di prendere il posto delle assicurazioni e delle banche stesse, in maniera parziale o addirittura completa.

Al contempo, i pagamenti digitali fanno segnare a loro volta una crescita spaventosa, con un possibile raddoppio per il 2019. Per la raccolta di maggiori capitali, sempre più realtà di settore attuano la tecnica del crowdfunding, ossia della raccolta fondi da parte di coloro che credono in un determinato progetto. Inoltre, il governo ha introdotto agevolazioni fiscali riservate a chi manifesta l’intenzione di investire su una startup di ultima generazione.

Un collegamento sempre più forte con le moderne PMI

Ormai la Fintech sembra destinata a diventare uno strumento irrinunciabile. Non a caso, già oggi un italiano su quattro non può fare a meno di servizi di questo genere. La chance di tenere sotto controllo i sinistri dagli smartphone è quella più apprezzata dagli utenti, seguita dalle assicurazioni, dai finanziamenti mediante dispositivi mobili e così via.

Tuttavia, nel corso degli ultimi tempi, numerose PMI (piccole e medie imprese) si sono rese conto della potenzialità derivante dal connubio tra finanza e tecnologia. Basta uno smartphone, un tablet o un PC per creare un’interazione diretta e prolungata con i vari istituti finanziari. Nonostante i metodi di finanziamento alternativi non abbiano ancora preso piede in maniera definitiva nel nostro paese, una gestione con modalità digitale potrebbe diventare essenziale nel corso dei prossimi anni.

In questo modo, potranno essere create nuove opportunità di mercato per un vasto range di potenziali utenti.

N26, un fulgido esempio di Fintech di successo

Un esempio positivo di Fintech che è riuscita a raccogliere risultati estremamente soddisfacenti nel giro di poco tempo è senz’altro rappresentato da N26 Bank con i suoi conti innovativi. Si tratta di un modello di business basato in maniera esclusiva su fondamenta digitali.

La startup è stata creata in Germania nel 2013, ma sta progressivamente raggiungendo buona parte dei paesi europei e vorrebbe espandersi anche oltreoceano. I suoi clienti attivi sono in continua crescita e le collaborazioni con la società d’assicurazioni Allianz, il fondo di risparmio Raisin, il centro di cambio valuta TransferWise e l’agenzia di credito Auxmoney non fanno altro che dimostrarlo. Sempre più investitori si affidano a tale realtà e ne garantiscono una crescita senza freni. N26 ha l’obiettivo di allargare in misura esponenziale il proprio target. Si calcola che nel 2020 questa società di tecnologia finanziaria voglia oltrepassare la soglia di ben cinque milioni di clienti, con un giro d’affari che potrebbe rapidamente superare i 20 miliardi di euro.

La logica altamente innovativa della startup prevede l’inserimento di nuovi strumenti di banking basati sull’implementazione dell’intelligenza artificiale, per un allargamento che appare davvero inarrestabile. Inoltre, i vertici dell’azienda auspicano la nascita di altre soluzioni basate su un servizio simile, considerando la concorrenza come un elemento importante per fare in modo che gli utenti si abituino a tale prodotto.

Per il futuro, N26 vuole una banca che non si basi soltanto sul contatto fisico, ma su funzionalità fruibili da remoto, su un servizio maggiormente rapido e variegato e su costi mediamente più bassi rispetto ad oggi.

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