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Tragedia a Nottingham, è di Ostia la ragazza picchiata a morte dalle bulle

Tragedia a Nottingham, è di Ostia la ragazza picchiata a morte dalle bulle
Fonte Foto: Fonte foto: Nottingham Post

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Una storia che poteva essere di  riscatto ma che si è trasformata nell’ennesima storia di violenza e di soprusi. Miriam Moustafa era stata aggredita qualche settimana fa da un gruppo di bulle ma dopo tre settimane di coma è morta.
Miriam era nata e cresciuta ad Ostia ed era sempre stato un sogno del padre, originario dell’Egitto, far studiare le sue figlie nelle scuole inglesi, da li la decisione di trasferire tutta la famiglia oltre manica circa quattro anni fa.

Tragedia fuori ad un centro commerciale

Nella vita di Miriam il mare di Ostia le è sempre rimasto nel cuore tanto che sui social network spesso venivano pubblicate foto del Pontile e del mare del litorale romano.
Miriam era da tempo, come ha confermato il padre, che subiva violenze da un gruppo di bulle, la tragedia è arrivata all’esterno di un centro commerciale il Victor Centre di Nottingham, dove è stata raggiunta dal branco, colpita e trascinata a terra. La brutalità continua quando Miriam riesce a salire su un autobus ma viene raggiunta e picchiata ancora finché l’autista non è intervenuto per fermare il pestaggio.

Dopo essere stata portata al Queen’s Medical Center è stata dimessa dopo il ricovero. Purtroppo per complicazioni la ragazza arriva in coma il giorno successivo all’ospedale dove non si sveglierà più.
La tragedia si è fatta ancora più grande dopo che la baby gang ha mandato online un video del pestaggio e che in queste ore sta facendo il giro del mondo.

Da quello che si è appreso i genitori della ragazza più di una volta avevano denunciato
episodi di violenza
che non sarebbero stati presi sul serio dalla polizia inglese, dito
puntato anche sull’ospedale per aver dimesso la ragazza senza essersi accorti di
un’emorragia celebrale.

Per la polizia non è razzismo

La polizia che sta indagando ha già affermato che l’aggressione non è stata mossa per
motivi razziali non essendoci informazioni che confermano che il linciaggio sia stato
motivato dall’odio. L’unica fermata è stata una ragazza di 17 anni ma che è stata
rilasciata su cauzione. Al momento si cercano testimoni sull’accaduto.

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