Roma, immigrati, Santori, FDI: “La prefettura sia più chiara sulla chiusura della tendopoli di via Ramazzini”



“Non è ancora il tempo di esultare ma non possiamo nascondere la soddisfazione per una chiusura che appare più vicina e per cui abbiamo contribuito in maniera determinante insieme ai cittadini di Monteverde e Portuense. In seguito ai nostri esposti in Procura, alla manifestazioni di protesta e alle nostre denunce, finalmente la Prefettura di Roma sembrerebbe essersi accorta della necessità di chiudere la tendopoli di via Ramazzini tra Monteverde e Portuense”. E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, in merito alle notizie diffuse riguardanti l’imminente chiusura dell’hub per migranti della Croce Rossa attivato a giugno scorso.

“In questi mesi abbiamo avuto modo di evidenziare non solo le palesi e ripetute violazioni della convenzione sottoscritta dalla Croce Rossa rispetto al numero di migranti ospitati nella sede di via Ramazzini, con oltre 500 persone in luogo delle 150 previste, ma abbiamo anche dimostrato come la presenza dell’hub abbia aumentato accattonaggio, questua molesta e addirittura abbia contribuito all’incremento del numero di molestie e aggressioni a scopo di rapina come quella accaduta alla signora Pina in un’erboristeria di zona. Abbiamo inoltre notizia di utilizzo e spaccio di marijuana all’interno della struttura, e sembrerebbe che il personale impiegato dalla Cri per lo svolgimento delle funzioni giornaliere non abbia i requisiti necessari. Altre due questioni che provvederemo ovviamente ad esporre alla Procura della Repubblica. Questo centro per migranti, che fino ad oggi è costato circa 2,3 milioni di euro alla collettività, deve chiudere a prescindere che ne venga individuato un altro in un qualsiasi punto della città tramite la nuova gara europea da 100 milioni voluta dalla Prefettura di Roma. Se, come sembra, saranno individuati altri due centri da 500 migranti ciascuno, ci saranno altri territori a dovere fare i conti con le stesse criticità portate dall’hub di via Ramazzini. E non possiamo tollerare che a soffrire ancora una volta per l’accoglienza di immigrati clandestini siano altri cittadini romani”.

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