Appio Latino – Caduto l’Alberone, uno dei simboli del quartiere



Verso le 7.00 di questa mattina è crollato il famoso “Alberone”, il leccio simbolo di una zona del quartiere Appio Latino, alla quale da sempre dà il nome. Ricordiamo che l’albero non è la quercia storica, che venne abbattuta poiché malata e ormai morente, ma il suo sostituto, un leccio che venne piantato nel 1986, con una grande festa per il quartiere. L’albero si trovava all’incrocio tra via Gino Capponi e Via Appia Nuova.

Il crollo di uno dei due rami ha visto coinvolte due persone, un anziana signora, che è stata ricoverata al San Giovanni con un leggero trauma, ed una tredicenne che è stata portata al Policlinico per accertamenti, ma non sembra abbia riportato lesioni. I Vigili del Fuoco hanno riferito che nella caduta dei rami sono state coinvolte anche  alcune auto che sostavano lungo la strada.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili Urbani, il 118 e gli operatori del Servizio Giardini.

Queste le dichiarazioni del Sig. Roberto, l’edicolante che sta sulla piazza: “Verso le 7.15 è caduto il primo ramo, ci siamo subito attivati chiamando i Vigili del Fuoco e dopo una ventina di minuti è crollato anche il secondo ramo, verso l’Appia. Li una signora è stata colpita leggermente dal ramo. L’abbiamo tratta in salvo ed è stata comunque portata via in ambulanza, ma senza gravi conseguenze. – L’edicolante prosegue – L’albero, è caduto a causa della noncuranza, del peso dei rami e delle abbondanti piogge.

Il presidente del Municipio VII, Susi Fantino, in una nota, ha dichiarato che “Con grande dispiacere abbiamo appreso questa mattina che una donna e un bambino sono rimasti coinvolti in seguito alla caduta dell’albero di piazza dell’Alberone. Sappiamo che la signora è stata ricevuta al pronto soccorso in codice verde. A loro il municipio augura una piena e una pronta guarigione. Dalle prime indagini effettuate dai tecnici del Servizio Giardini– prosegue Fantino – la carie interna che ha causato la rottura del fusto e dei rami non sarebbe stata diagnosticabile in alcun modo prima della caduta dell’albero.
Il nostro auspicio – conclude Fantino – è che al più presto si possa provvedere alla ripiantumazione di questo albero, che rappresenta un elemento di identità per tutti i residenti dell’Alberone. Il Dipartimento tutela ambiente ci ha garantito che sono già alla ricerca di un albero di uguale importanza e dimensione, che abbia garanzie di attecchimento. Al tempo stesso però, chiediamo che dall’amministrazione centrale vengano destinate maggiori risorse per la cura e e la tutela del verde. Le piante e gli alberi sono un bene collettivo da preservare, non devono costituire un pericolo per i cittadini.”

Mentre l’assessorato l’Assessorato all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, si dichiara pronto a risolvere la situazione: “Dopo le precipitazioni di questi giorni il leccio di Piazza dell’Alberone ha subito la rottura di due grossi rami della chioma che sono caduti sulla strada. Il Servizio Giardini di Roma Capitale sta già predisponendo la sostituzione del leccio, noto come Alberone, che dà il nome all’intero quartiere.”

Il Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Giordano Tredicine, dichiara in una nota “Il vuoto lasciato questa mattina all’Alberone è forse una delle immagini che meglio rappresenta la decadenza a cui Roma sta inesorabilmente andando incontro a causa dell’inadeguatezza amministrativa e la miopia politica del suo sindaco e di alcuni suoi assessori. Quel leccio  – continua Tredicine – che, circa 30 anni fa, sostituì la quercia secolare, l’‘Alberone’, attorno a cui, sulla via Appia, si sviluppò nei primi anni del ‘900 l’omonimo quartiere, era molto più di un semplice albero. Era un simbolo, un punto di riferimento a cui tutti i residenti erano molto legati. E starebbe ancora al suo posto se, invece di essere impiegate durante le emergenze, le risorse economiche di cui l’assessore all’Ambiente Estella Marino dispone da luglio venissero utilizzate per fare manutenzione. Lo dice anche il proverbio che prevenire è meglio che curare. Non solo. Costa anche molto di meno. Soprattutto se poi, ad aver bisogno di cure, non sono soltanto gli alberi ma anche i cittadini a cui questi cadono in testa, come avvenuto appunto oggi, fortunatamente senza gravi conseguenze, grazie ad un fato straordinariamente paziente oltre che molto benevolo. Mi auguro – conclude Tredicine –  che la scampata disgrazia di oggi riesca a smuovere finalmente Estella Marino ad un cambio di passo.”

Sui social, specialmente nel gruppo facebook  Appio-Tuscolano, molte le persone dispiaciute per il suo crollo e che conservano la speranza che venga sostituito da un altro albero altrettanto bello e che crescendo diventi il terzo Alberone, nello stesso punto in cui da sempre c’era un albero.

Samantha Lombardi

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Informazioni su Samantha Lombardi 6436 Articoli
Samantha Lombardi è un archeologa, laureata in Archeologia e Storia dell'Arte del Mondo Antico e dell'Oriente. Cura un sito che parla del patrimonio artistico (www.ilpatrimonioartistico.it), collabora con l'Ass. Cul. Il Consiglio Archeologico ed è addetta stampa dell'Ass. di Rievocazione Storica CVLTVS DEORVM. Dal maggio del 2014 collabora con Il tabloid.it

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